“Ciao Salvo, non ti abbiamo dimenticato”, gli amici ricordano Santamaria 50 anni dopo il disastro ferroviario
Cinquantanni fa, il 20 giugno 1969 perdeva la vita, tra tanti altri, Salvo Santamaria, giovane allievo della Peloro dove praticava atletica leggera.
Nella galleria Sant'Antonio di Barcellona si scontrarono due treni. Una tragedia. Salvo (nella foto), promettente giavellottista aveva partecipato ai Campionati regionali a Palermo. Decise di rientrare a Messina con un treno notte che gli fu fatale.
Io, giovane cronista de L'Ora di Palermo fui allertato all'alba. Vai Barcellona c'è stato un disastro ferroviario. Non sapevo che su quel treno c'era Salvo. Immagini catastrofiche, vagoni accartocciati, esalazioni di benzina, grida disperate: nei vagoni c'erano decine di persone morte e tante vive e ferite. Naturalmente era vietato l' accesso. Dall' allora comandante dei Vigili del fuoco Filippo Crocitti seppi di Salvatore Santamaria.Riuscii a "corromperlo".
Entrai nella galleria e raggiunsi la carrozza di Salvo. I soccorsi erano riusciti a tranciare le lamiere del vagone. Salvo era vivo e vigile estratto a metà dal compartimento. Lo teneva a spalla - per ore - un vigile del fuoco, Nino Chirieleison, tra l'altro suo compagno di squadra nella Peloro. Gli parlai - lo conoscevo da bambino - mi chiese dei risultati degli scrutini. Frequentava il Nautico Caio Duilio. Lo rassicurai. I medici mi dissero che era gravemente ferito e non estraibile dall' incaglio delle lamiere del vagone. Così morì Salvo Santamaria, a 16 anni. La notizia sconvolse il mondo dello sport e tutti i suoi amici della zona del Don Orione.
Giovedì 20, a distanza di cinquanta anni, gli amici di ieri e di oggi, per ricordarlo si troveranno nel campo dell' ex Gil che oggi è a lui intitolato.
Attilio Raimondi