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Le isole Eolie provano a superare la crisi: "Perdite oltre il 50%, ma c'è tanta voglia di vacanza"

Il lockdown ha penalizzato il turismo delle sette isole. Ma si punta sull'autunno per allungare la stagione e recuperare il terreno perso. L'ottimismo dei tour operator: "Possiamo farcela"

Da un lato la grande voglia di vacanza, dall'altro il rischio dei contagi. Due facce della stessa medaglia, simbolo dell'estate 2020 che verrà ricordata negli anni perché quella che sta per iniziare sarà senza dubbio una stagione diversa dalle altre. E non può essere altrimenti visto che la parola "sicurezza" è tra le più usate anche quando si parla di viaggi, mare e relax.

L'emergenza Covid ha già messo in ginocchio il turismo italiano, specialmente in quelle zone che nel patrimonio storico e naturalistico hanno il loro punto di forza. Isole Eolie su tutte. Il simbolo turistico della provincia messinese, insieme a Taormina, rischia di pagare a caro prezzo i mesi di lockdown imposto dalla pandemia. Un'onda lunga di mancati guadagni che potrebbe trascinarsi fino alla fine di quest'anno. 

Il primo grido d'allarme lo avevano lanciato gli imprenditori e i lavoratori stagionali già lo scorso maggio. Con una lettera al premier Giuseppe Conte e al governatore Nello Musumeci, Assoimpreseeoliane e Associazione Balneare Isole Eolie avevano chiesto maggiori fondi a sostegno dell'intero settore preannunciando già che avrebbero vissuto una "stagione disastrosa". 

Tra i più colpiti dalla crisi post-coronavirus ci sono anche i tour operator come Imperatore Travel, punto di riferimento per le vacanze nelle isole minori. "Abbiamo già perso quasi quattro mesi di lavoro - spiega a MessinaToday il general manager Luigi Polito - giugno ci vede ripartire insieme a tutto l'indotto, ma siamo consapevoli di non poter raggiungere i volumi dell'anno scorso".

I numeri fotografano una situazione complicata, in linea generale il turismo estivo farà i conti con perdite vicine almeno al 50%. "Come Imperatore Travel - precisa Polito -abbiamo dovuto gestire tante disdette soprattutto dai turisti stranieri, quest'anno era prevista una forte crescita del mercato americano, ma tutto ciò non è stato possibile. Al momento abbiamo un calo dell'80%, ma puntiamo a recuperare almeno il 30% con la fine della stagione".

E le isole Eolie puntano forte anche sull'autunno. "Puntiamo a posticipare la fine della stagione a tutto il mese di ottobre - afferma il numero uno di Imperatore Travel - in questo modo potremo limitare i danni. Le preoccupazioni per il virus stanno scemando e noi seguiamo attentamente ogni sviluppo dei dati sulla pandemia. Bisogna ripartire dalla grande voglia di vacanza che hanno gli italiani dopo un periodo così complicato e noi siamo ottimisti per una pronta ripresa dell'intero settore. Le Eolie hanno delle meraviglie che possono soddisfare ogni esigenza e tutto deve rimettersi in moto, dalle strutture ricettive a quelle dei trasporti e della logistica. Spero che restino poche le attività che hanno deciso di rinviare tutto al 2021". 

Ma a poche settimane dall'inizio dell'estate resta ancora sui tavoli della politica il nodo dei collegamenti con le isole minori. Hanno partecipato anche rappresentanti eoliani all'incontro dello scorso 3 giugno tra il governatore Musumeci e i sindaci. Tutto nasce dalla lettera di Federalberghi Isole Minori recapitata in Regione per chiedere il ripristino di quelle corse di navi e aliscafi ancora sospese. I disagi di pendolari e turisti su aliscafi e navi da e per le Eolie sono,infatti, quasi all'ordine del giorno tra guasti e corse saltate. 
 

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