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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Turismo e moda ai tempi del Coronavirus, Fiumara d’Arte riparte con lo stile Gattinoni

Il mecenate Antonio Presti indica nel suo percorso all’insegna della creazione e della resilienza, le prospettive per superare la crisi. “Nei luoghi piccoli la Sicilia diventa grande”. Presto il restauro di tutte le opere che si concluderà col progetto di illuminazione artistica

Moda e turismo. I due settori che soffrono di più colpi e contraccolpi del Coronavirus. Una crisi iniziata nel pieno della Settimana della moda di Milano (18-24 febbraio), quando le principali aziende italiane hanno presentato le collezioni per l’autunno/inverno 2020-2021. Una mazzata colossale da subito per uno dei settori trainanti dell’economia italiana.

Poche settimane prima, le immagini scattate nella Fiumara d'arte di Castel di Tusa da Gattinoni per presentare la collezione moda estate 2020.

Il brand fondato nel 1946 da Fernanda Gattinoni a Roma che ha servito clienti come Evita Perón, Ingrid Bergman, Audrey Hepburn e Margaret d’Inghilterra ha voluto intrecciare uno scambio creativo con la Fiumara d'Arte, il museo a cielo aperto voluto dal mecenate Antonio Presti nella Valle dell’Halaesa e conosciuto ormai in tutto il mondo.

“Più che mai in questo momento di crisi e di necessità per i piccoli territori - spiega Antonio Presti - la risposta è il valore dell’identità, della differenza, che si traduce in espressione artistica, come la moda di eccellenza e la grande scultura monumentale”.

L’imprenditore messinese, da quarant’anni porta avanti in Sicilia la sua rivoluzione etica ed estetica: promuovere la politica della Bellezza. Il suo è un percorso all’insegna della creazione, della rigenerazione e della resilienza. E su queste tre parole d'ordine indica le prospettive per il futuro del turismo. “Ancora più di prima, sono questi gli elementi per superare la crisi, le parole chiave per restituire futuro e identità a una Sicilia che nei suoi borghi, nei luoghi piccoli diventa grande”.

E' il turismo culturale e non quelle delle sagre, esperenziale, lento, dove i turisti ritornano a essere viaggiatori, quello su cui puntare secondo Antonio Presti che con la Fiumara d’Arte ha dimostrato come si crea un indotto turistico ed economico importante per il territorio. Il suo albergo, l’Atelier sul Mare, è anche il punto di partenza per conoscere la Fiumara d’Arte, il museo a cielo aperto di sculture monumentali più grande d’Europa e una delle attrazioni turistiche più importanti della Sicilia. “Gli alberghi possono ricominciare ad ospitare - spiega Presti - si aspettano però le linee guida per gestire le attività alberghiere e della ristorazione. Per la ristorazione mi piacerebbe anche lanciare una idea, quella di creare nelle piccole comunità un nuovo modo di stare a tavola coinvolgendo le famiglie del territorio che potrebbero ospitare a tavola il viaggiatore. Un modo per restituire a questo turismo esperenziale, anche con il nutrimento, una esperienza non solo di quel mangiare ma anche dell’essere vita”.

Intanto il rito della luce quest'anno non si potrà svolgere. “Naturalmente è rinviato - spiega Presti - anche se aprirò la Piramide. Spero  che si completi quest’anno il restauro in corso di tutte le opere che si concluderà con l’illuminazione artistica e suggestiva della “Piramide”, “La materia Poteva non esserci” e “La Finestra sul mare”. Un grande artista della luce Joe Pinna, insieme con l’organizzazione di Carmen Manti, hanno realizzato un bellissime lavoro sulla luce di queste opere che si accenderanno ogni fine settimana creando così un percroso notturno, artistico, visionario e di fruizione. Ci ritroveremo ancora in questi luoghi - conclude il mecenate - ma ci dobbiamo ritrovare con un pensiero nuovo che più che rivendicare ringrazi. E’ da quel ringraziamento che si può rigenerare l’umanità”.

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