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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Carabinieri subacquei di Messina, eroi degli abissi fra antichi reperti e tutela dell'ambiente

Il nucleo istituito negli anni Settanta e poi soppresso nel 2013 ha dovuto attendere qualche anno prima di ricominciare ad esplorare di nuovo il mare. Oggi quella di Messina è una delle realtà più attive e produttive. Le ultime scoperte archeologiche e il monitoraggio con l'Ingv

L’ultima scoperta è il relitto al largo delle coste calabre destinato a riscrivere un pezzo di storia antica. Ma c’è anche l’impegno per liberare i fondali dalle reti abbandonate o perse dai pescatori così come la collaborazione con l’Ingv per monitorare in particolare l’area eoliana che tiene sempre col fiato sospeso per le attività  vulcaniche.

Stiamo parlando del nucleo dei carabinieri subacquei di Messina, una specialità dell’Arma che lavora su due fronti fondamentali.

Nel primo sono compresi la tutela e la salvaguardia della popolazione in occasione del verificarsi di calamità naturali, supporto all’Arma territoriale nello svolgimento della Polizia Giudiziaria volta alla ricerca di persone scomparse, recupero cadaveri, ricerca, repertamento e recupero di corpi di reato, sopralluoghi subacquei finalizzati al congelamento della scena del crimine.

Nell’altro fronte rientrano compiti secondari ma, anch’essi, non di minore importanza quali la tutela e salvaguardia degli ecosistemi marini, controlli degli impianti di depurazione e di scarico delle acque reflue, supporto sicurezza a competizioni sportive navali e subacquee, esclusiva nel monitoraggio, controllo e salvaguardia del Patrimonio Culturale sommerso da compiersi insieme al personale specializzato della Soprintendenza Beni Culturali competente per territorio.

Il team di Messina è composto da sette “Operatori Subacquei” più un infermiere specializzato in “Fisiopatologia Subacquea”. La loro competenza territoriale comprende la regione Sicilia, la Calabria e tutte le isole minori.

Complesso, meticoloso e lungo è il loro addestramento che trova le origini nel Centro di Selezione e Addestramento per Operatori Subacquei sito in Genova Voltri e, successivamente, sfocia nel conseguimento del “Brevetto Militare di Operatore Subacqueo” rilasciato dal Com.Sub.In, Comando Subacquei ed Incursori della marina Militare Italiana con sede a La Spezia. I militari in questione sono addestrati ad operare in qualsiasi ambiente allagato sia esso marino, fluviale, lagunare; preparati all’utilizzo di sofisticate procedure per il repertamento dei corpi di reato sommersi tramite apparecchiature di nuova generazione.

Negli ultimi anni particolarmente intensa è diventata l’attività di prevenzione effettuata dal nucleo in questione che sta dedicando grande attenzione soprattutto ai giovani. Perché è lì, dai banchi di scuola, che può partire una vera e propria attività di sensibilizzazione per la tutela del mare. In particolare sono organizzati convegni nelle scolaresche primarie e secondarie di primo grado ed anche negli Istituti Superiori.

L’obiettivo è rendere partecipi i cittadini sul ruolo fondamentale che ognuno può svolgere anche con semplici segnalazioni. Chiunque, quotidianamente in mare, potrebbe trovarsi ad essere testimone di ritrovamenti importanti, di inquinamento o potrebbe assistere a episodi di sottrazione e deturpazione, da parte di terzi, di reperti archeologici, patrimonio appartenente a tutti i cittadini italiani.

Dunque, il consiglio che generalmente viene dato negli incontri con i ragazzi è quello di non aver mai timore di denunciare agli organi competenti i responsabili di tali azioni perchè il mare è di tutti e ciò che contiene e nasconde va tutelato e rispettato.

Il Nucleo carabinieri subacquei di Messina viene istituito agli inizi degli anni ‘70 per volere del comando generale dell’Arma carabinieri e, successivamente,  viene soppresso, nell’indifferenza più totale delle Istituzioni, nell’aprile del 2013 su disposizione del Comando Generale e per volere della volontà politica di quel periodo a causa della c.d. “Spending-review”.

Occorrerà attendere il 5 agosto del 2017 affinchè il medesimo Nucleo ritorni alla luce ed in tutto il suo splendore. Infatti, grazie ad una saggia e coerente decisione presa dall’allora Comandante Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, il nucleo carabinieri subacquei di Messina viene reimpiantato e restituito ai cittadini di Sicilia e Calabria, dopo quattro lunghi anni di assenza e dopo numerose vicende di cronaca che Da allora, nuovi e importante operazioni sono state condotte da questi straordinari professionisti. Tra le più complesse ed importanti, la preziosa collaborazione dei carabinieri subacquei di Messina fornita nell’estate appena trascorsa alla Soprintendenza ai Beni Culturali della regione Calabria, scoprendo un relitto di notevole importanza scientifica ancora oggi allo studio degli esperti, dinanzi il litorale di Reggio Calabria, ad una profondità compresa tra i -50 e i meno -65 metri.

Non da meno è da trascurare la collaborazione, oramai divenuta mensile, con la Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) di Palermo al cui personale si garantisce la sicurezza in mare e il supporto all’attività scientifica di gestione dell’osservatorio sottomarino nell’“Off-shore” di Panarea effettuando continui monitoraggi e supporto alle attività tecniche subacquee.

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