rotate-mobile
Attualità

"Pensieri di casa", il mistero del cavaliere errante che appende poesie in giro per la città

I versi di Attilio Bertolucci dentro un foglio di plastica e appese ad un albero di fronte l'Archivio di Stato. Gesto di un'anima romantica che "sposa" la lirica sofferente dell'autore di Parma

“Non posso più scrivere né vivere se quest’anno la neve che si scioglie non mi avrà testimone impaziente di sentire nell’aria prime viole. Come se fossi morto mi ricordo la nostra primavera, la sua luce esultante che dura tutto un giorno,la meraviglia di un giorno che passa. Forse a noi ultimi figli dell’età impressionista non è dato altro che copiare dal vero, mentre sgoccia la neve su dei passeri aggruppati”.  

Che cosa ci fa un’accorata poesia che porta la firma del celebre poeta Attilio Bertolucci  attaccata  ai piedi di un albero in una traversa del Corso Cavour? Sembra un racconto di altri tempi  dal sapore romantico,  eppure in città esiste un misterioso cavaliere errante che su un foglio rosa scritto in bella calligrafia riporta  i “Pensieri di casa”,  in cui è racchiusa la sofferente pena di vivere del poeta di Parma. Al poeta è impossibile scrivere come vivere, espressione di una condizione di estremo isolamento. Chi sarà l'autore di questo gesto? E soprattutto si tratta di uno sfogo personale di sofferenza oppure il componimento novecentesco è dedicato ad una innamorata o innamorato? Di fatto, si sa solo che così si è svegliata la traversa di Corso Cavour, calamitando l'attenzione di passanti curiosi che si sono fermati a leggere i versi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Pensieri di casa", il mistero del cavaliere errante che appende poesie in giro per la città

MessinaToday è in caricamento