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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione in galleria ad un 14enne, caccia a due ragazzini: l'allarme del Garante per l'Infanzia

Ha chiamato la mamma impaurito ma quando sono arrivate le volanti, dei “bulli” non c'era più traccia. L'allarme per una zona che registra sempre più spesso episodi di violenza. Fabio Costantino: “Qualcosa nei nostri servizi non funziona”

E’ caccia a due ragazzini che ieri sera hanno aggredito un 14enne vicino la galleria Vittorio Emanuele. Il giovane è stato violentemente schiaffeggiato e ha chiamato subito disperato e impaurito la sua mamma. Quando gli agenti delle volanti sono arrivati sul posto, degli aggressori non c’era traccia ma potrebbero avere i minuti contati. Stando alle prime testimonianze potrebbe essersi trattato di un’azione di vero e proprio bullismo, di prevaricazione e il 14 enne non conosceva i due aggressori.  

Rissa in Galleria per la fila al Burger King

Il giovane è stato portato al pronto soccorso da dove per fortuna è già stato dimesso riportando zero giorni. Segno che sono più le ferite psicologiche che fisiche quelle che ora dovrà affrontare.

Top secret la dinamica dell’aggressione in una zona che quasi tutte le sere fa registrare episodi di violenza.

Allarme anche del garante per l'Infanzia, Fabio Costantino: “Apprendo dagli organi di stampa, con sconcerto e preoccupazione, dell’aggressione che alcuni giovani hanno subito nella notte in pieno centro città. Questo ennesimo episodio di violenza è l’epilogo di una escalation aggressiva che ormai da mesi registriamo nelle nostre strade - spieha il garante -  Dobbiamo prendere atto che la città non è sicura nonostante il costante controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e l’intervento della Magistratura Minorile. La violenza e l’aggressività dei minori sono il segnale che qualcosa nei nostri sistemi di prevenzione del disagio adolescenziale non funziona. Come operatore e Garante dell’Infanzia non sono disposto a liquidare il dilagare della violenza Minorile come manifestazione di disagio psichico-psichiatrico di una piccola fetta della popolazione. Quest’approccio serve solo a deresponsabilizzare noi adulti appartenenti alle istituzioni delegando ai processi di cura l’intervento. Credo, invece, che questi episodi sono il segnale che qualcosa nei nostri servizi non funziona; dobbiamo avere il coraggio,tutti  insieme, di metterci in discussione. Troppe morti di giovani nelle strade e troppi episodi di violenza che restano impuniti e coperti. Finché l’aggressività verrà tollerata in tutti i luoghi, anche virtuali, frequentati dai ragazzi e talvolta innalzata a modello positivo di forza e determinazione continueremo a raccontare l’ennesimo dramma.  Sono preoccupato e dispiaciuto - conclude Costantino - ma conosco anche la competenza e la determinazione di molti operatori dei servizi della città che necessitano solo di essere sostenuti e messi in rete”. 

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