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Cronaca Santa Teresa di Riva

Giovane in fin di vita dopo lite, l'aggressore: "Mi sono solo difeso, prego per lui"

Intervento chirurgico riuscito per il ragazzo picchiato all'alba davanti al lido Mamma Mia, a Santa Teresa. Le sue condizioni restano però gravissime. Fermato dai carabinieri il messinese Francesco Saporito, istruttore di arti marziali, che su Facebook racconta la propria versione dei fatti

E' appesa a un filo la vita di G.T., 27enne di Forza d'Agrò. Il ragazzo che all'uscita dal lido Mamma Mia di Santa Teresa Riva - secondo le prime indagini - è stato picchiato all'alba di oggi e colpito con un pugno al volto e ora si trova in coma in un letto del reparto di Rianimazione del Policlinico universitario. Questa mattina è stato operato per il trauma cranico al reparto di Neurochirurgia del nosocomio universitario diretto dal professore Antonino Germanò, l'intervento eseguito dai neurochirurghi Alfredo Conti e Ketty Giusa è durato sei ore per strappare l'uomo dalla morte dopo essere arrivato sul viale Gazzi in codice rosso. Le sue condizioni sono definite gravissime. G. T. è residente a Roccalumera dove lavora in una pizzeria.  "Un ragazzo assolutamente tranquillo", dice chi lo conosce sia a Forza d'Agrò che a Roccalumera. 

Picchiato dopo una lite per un parcheggio, 27enne in prognosi riservata

Intanto è in corso l'inchiesta dei carabinieri della compagnia di Taormina che hanno fermato il presunto aggressore. Le prime accuse sostengono che avrebbe colpito la vittima per una banale lite dovuta a un parcheggio conteso poco prima dell'alba in piazza Antonio Stracuzzi, a Santa Teresa. Si tratta del messinese Francesco Saporito che è istruttore di arti marziali e sul profilo facebook riporta anche l'appellativo The Warrior, il guerriero.

Saporito si è difeso così in un post: "Allora volevo precisare a tutti che ieri mi sono soltanto difeso da persone che io non conosco per giunta con bottiglie in mano! Io sono stato sempre per la pace infatti ieri sera ho denunciato immediatamente tutto l'accaduto! Con ciò mi dispiace tantissimo per la situazione che io non volevo ma è stata una legittima difesa da persone a me incognite! Appena ho visto che mi volevano attaccare mi sono difeso tutto qua! E sono scappato via perché si sono formate più di cinquanta persone che oltre a inseguirmi mi hanno massacrato la macchina a calci! Comunque adesso ciò che mi importa è che il ragazzo si riprenda perché sto pregando come un pazzo e i sensi di colpa sono immensi! Ma non fate finti castelli perché la realtà è tutta un’altra!". 


 

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