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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Teresa di Riva

Aggressione a Santa Teresa di Riva, Saporito insiste: ho agito per legittima difesa

Interrogatorio in carcere per il 30enne che lo scorso 23 luglio ha aggredito e ridotto in fin di vita il giovane Gianluca Trimarchi. La sua verità con tanti punti ancora oscuri. Lunedì la difesa avanzerà istanza di scarcerazione

Ha detto di essere molto scosso da quanto accaduto Francesco Saporito, ritenuto responsabile dell'aggressione  che lo scorso 23 luglio ha ridotto in fin di vita il giovane Gianluca Trimarchi. In tarda mattinata il 30enne è stato interrogato dal gip nel carcere di Gazzi dove è rinchiuso da ieri con l'accusa di lesioni gravissime.

Assistito dal legale Salvatore Silvestro, Saporito ha ammesso di aver colpito Trimarchi con un pugno, raccontando però di averlo fatto solo per legittima difesa e di non essere scappato subito dopo. In particolare, l'istruttore di boxe, si sarebbe reso subito conto della gravità del gesto e avrebbe contattato i carabinieri. La chiamata al 112 è stata confermata, ma non risulta ancora chiaro se Saporito abbia raccontanto ai militari del pugno o se si sia limitato a parlare di un'aggressione.

La difesa, intanto, ha chiesto di recuperare il file audio della telefonata per verificare cosa esattamente Saporito abbia riferito ai carabinieri, prima di raggiungere comunque la caserma di Tremestieri. Lunedì l'avvocato Silvestro presenterà per conto del 30enne l'istanza di scarcerazione. 

L'arresto

Ricostruendo i fatti Saporito ha confermato quanto scritto nel post di Facebook, pubblicato poche ore dopo la lite e in seguito cancellato. Durante l'interrogatorio ha raccontato di una discussione con il proprietario di una vettura parcheggiata nei pressi del lido "Mammamia beach" di Santa Teresa di Riva, poco dopo Trimarchi, accompagnato da altre persone, si sarebbe intromesso senza alcun apparente motivo. Sentendosi minacciato, alcuni testimoni parlano della presenza di una bottiglia di vetro, Saporito avrebbe quindi colpito con un solo pugno Trimarchi per legittima difesa.

Il post su Facebook

Finora, gli elementi acquisiti, a seguito dell’attività investigativa svolta dai carabinieri, hanno consentito di ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Saporito sia l’autore dell’aggressione e come si evince dal provvedimento cautelare, “la sussistenza di gravissimi indizi di reità per le lesioni gravissime inferte alla vittima la cui vita è stata concretamente messa in pericolo”. Di certo - secondo gli investigatori -  tenuto conto della zona vitale attinta dal colpo, della evidente forza utilizzata per fare cadere il giovane per terra e fargli sbattere violentemente la testa sul manto stradale, delle conseguenze riportate e dei danni irreversibili provocati, al punto che Trimarchi versa tuttora in imminente pericolo di vita, la gravità del fatto, le modalità della condotta, l’allarmante condotta denota, a carico del Saporito una pericolosità sociale fuori dal comune”.

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