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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lipari

Detenuto a Barcellona, resta in carcere anche per estorsione e minacce in un locale di Lipari

Il 29enne Giovanni Rapisarda pretendeva da bere ed altri generi alimentari senza mai pagare. Le indagini scattate dopo che l'uomo aveva preso a mazzate e danneggiato i gradini della chiesa di San Pietro

Estorsione continuata, lesioni personali e danneggiamento aggravato. Con questa accusa ai carabinieri di Milazzo hanno eseguito una ordinanza di misura personale coercitiva per Giovanni Rapisarda, 29enne di Lipari, già detenuto al carcere di Barcellona.

Il provvedimento scaturisce dalla richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dalla Procura di Barcellona, guidata dal procuratore Emanuele Crescenti. Le attività di indagine svolte dai carabinieri di Lipari e coordinate dal sostituto Matteo De Micheli, hanno dimostrato come l’indagato, fra i mesi di gennaio e luglio di quest’anno, si sia periodicamente recato presso un locale del centro di Lipari, facendosi consegnare, con violenza e minacce, dalla titolare dell’esercizio commerciale, bibite ed altri generi alimentari, in particolare birre e panini, senza mai pagare. In un’occasione in cui l’esercente non aveva aderito alla richiesta, Rapisarda aveva aggredito la donna cagionandole delle lesioni personali.

I carabinieri di Lipari hanno ricostruito gli episodi di violenze e minacce poste in essere dell’uomo a seguito delle indagini avviate nel mese di luglio 2019 quando era stato identificato dai militari poiché, in stato di alterazione psicofisica, aveva danneggiato con una mazza da baseball i gradini della chiesa di San Pietro nel centro storico di Lipari.

In quell’occasione, i militari avevano raccolto diverse testimonianze che hanno consentito, insieme ai riscontri acquisiti dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza della zona, di ricostruire le condotte messe in atto dall’arrestato sia in occasione di quel danneggiamento sia delle sue richieste estorsive avanzate nei confronti della titolare dell’esercizio commerciale.

L’arrestato, già recluso per altri fatti al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, rimane in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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