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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Capo d'Orlando

In chat parlavano di fazzoletti e magliette, ma si trattava di droga: nei guai tre pusher

L'operazione dei carabinieri di Capo d'Orlando e Sant'Agata Militello. La compravendita avveniva tramite Whatsapp o Facebook. Cocaina ed eroina associate a una fantomatica ragazza di nome Bianca. Lo stupefacente arrivava da Palermo

La compravendita di droga avveniva su Whatsapp e Messenger, ma i clienti per evitare riferimenti diretti, parlavano di fazzolettini, magliette o ricambi d'auto, arrivando perfino ad associare cocaina ed eroina a una fantomatica ragazza di nome Bianca.

Nonostante il linguaggio criptico utilizzato, i carabinieri di Sant'Agata di Militello e Capo d'Orlando sono riusciti a portare alla luce il commercio illecitio che andava addirittura dal 2015. Così sono finiti ai domiciliari un 31enne, un 27enne e un 36enne di origini albanesi già in carcere per un'altro reato. I tre sono considerati colpevoli di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Le indagini dei militari hanno permesso di accertare che i tre indagati si approvvigionavano delle sostanze stupefacenti nelle piazze di spaccio di Palermo per poi rivenderle nell’hinterland nebroideo e nei paesi dell’estrema fascia costiera tirrenica. Dopo le ordinazioni su internet,  la consegna dello stupefacente avveniva nei pressi delle abitazioni dei “pusher” o nelle piazze di Capo d’Orlando e Sant’Agata di Militello oppure veniva recapitata direttamente al domicilio del cliente.

Nel corso delle investigazioni sono state ricostruite oltre 30 cessioni di stupefacente ed attraverso i servizi di osservazione, controllo e pedinamento svolti dai carabinieri sono stati effettuati 7 arresti in flagranza di reato e sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 300 grammi di “hashish” e varie dosi di “cocaina” ed “eroina”.

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