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Cronaca Sant'Agata di Militello

Caicco killer in Croazia, dimessi dall'ospedale il sindaco Bruno Mancuso e la moglie

L'aria nella cabine dell'imbarcazione è talmente contaminata che due inquirenti che stanno conducendo le indagini si sono sentiti male e hanno dovuto chiedere assistenza medica. A Sant'Agata Militello veglia di preghiera per i bambini in gravissime condizioni.

E' stato dimesso dall'ospedale il sindaco di Sant'Agata Militello, Bruno Mancuso e la moglie Enza Griglia, ricoverati all'ospedale di Spalato dopo l'intossicazione da monossido di carbonio che ha fatto stare male tutta la comitiva santagatese che era partita insieme per una vacanza in Croazia. 

Sono ancora stazionarie, invece, ma gravissime le condizioni dei due bimbi, uno, 3 anni, figlio del manager Eugenio Vinci, e della moglie, l'altra, 11 anni, figlia della moglie. I due bambini - ha dichiarato il medico dell'ospedale di Spoleto oggi in conferenza stampa - hanno le funzioni vitali compromesse.

Bruno Mancuso era in barca in vacanza in Croazia con la sua famiglia, quella dela vittima Eugenio Vinci, e un'altra coppia di amici, in tutto otto persone tutte originarie di Sant'Agata di Militello.

Lunedì notte, ad eccezione di due di loro, hanno accusato tutti i sintomi di una grave intossicazione. A perdere la vita Eugenio Vinci, amministratore delegato del gruppo Tuo, che gestisce i supermercati Tuodi, è stato poi trovato morto in bagno perché è svenuto e ha sbattuto la testa contro la vasca. Dall'autopsia è risultato l'intossicazione da monossido di carbonio a quanto pare causato dal cattivo funzionamento dell'impianto di condizionamento.

Il sequestro del caicco 

Il caicco è stato posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaìria e l’aria nelle cabine dell’imbarcazione è talmente contaminata che stamane due inquirenti che stanno conducendo le indagini si sono sentiti male e hanno dovuto chiedere assistenza medica.

«Da stamattina agenti con maschere antigas e bombole di ossigeno continuano ad entrare nelle cabine, per uscire appena pochi minuti dopo», scrive la stampa croata, riprendendo testimonianze dei passanti sulla riva della cittadina di Hvar, sull'omonima isola dalmata, dove è ormeggiata la barca sulla quale ieri si è consumata la tragedia nella quale ha perso la vita Vinci e si sono intossicati altri cinque italiani. Un agente e un perito, che hanno lamentato malori, sono stati trasportati per precauzione in ambulanza nel vicino centro medico e ora stanno bene.

La stampa croata scrive che la fonte del gas tossico, probabilmente monossido di carbonio, sarebbe il generatore a diesel. 

L’imbarcazione in questione è un caicco a vela, denominato Atlantia, lungo 21 e largo 7 metri, che nelle cinque cabine può accogliere fino a dieci persone. La barca, costruita nel 1992 in Turchia e ristrutturata nel 2015, con base nel porto di Spalato, in Dalmazia, è di proprietà della ditta Atlantia Cruisng. Il titolare dell’azienda, Zoran Bauk, non ha voluto parlare con la stampa. I quattro membri dell’equipaggio non hanno mostrato sintomi di intossicazione ma sono in stato di shock. La barca era in offerta per noleggio nel picco dalla stagione turistica a 11.900 euro a settimana. 

Veglia di preghiera

Intanto, stasera, al Duomo di Sant'Agata Militello, alle ore 21,30 si terrà una veglia di preghiera di supplica e intercessione per i piccoli Greta e Giuseppe e una prece per Eugenio Vinci.
L'iniziativa è fortemente voluta dala giunta, dal presidente del consiglio ed all'unisono da tutti i consiglieri comunali dei gruppi di maggioranza e minoranza del comune di Sant'Agata Militello, che raccogliendo il sentimento di dolore della cittadinanza tutta, vogliono così partecipare  al cordoglio per la scomparsa del manager e per far sentire la propria  vicinanza alle famiglie coinvolte nella tragedia avvenuta ieri in Croazia. “Tutti insieme - si legge nel passaparola che chiama a raccolta la cittadinanza in preghiera - quindi, con profonda apprensione, si uniscono nella preghiera e nella speranza per la salute dei due bambini rimasti coinvolti, nell'auspicio che le loro condizioni possano volgere al meglio consentendogli di fare presto ritorno a casa”.

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