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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Da qui non mi muovo", gli anziani di Casa Serena contrari a un nuovo trasferimento

Per gli ospiti c'è in ballo l'ipotesi trasloco in una struttura di Santa Margherita. Le proteste di politica e sindacati

Hanno raccolto le firme per dire no ad un nuovo trasferimento. Sono gli anziani di Casa Serena, da tempo ospitati nei locali dell'Ipab Collereale, e adesso in procinto di essere trasferiti nuovamente. La location sarebbe una struttura di Santa Margherita. "Non siamo pacchi postali - scrivono - e vogliamo la possibilità di uscire, acquistare il giornale o frequentare il bar". Abitudini che a Santa Margherita sarebbero negate: "Si può andare solo verso il mare o passeggiare lungo la Statale 113 parecchio pericolosa". Da qui l'invito all'amministrazione di cambiare rotta e scegliere un altro luogo in attesa dell'inizio dei lavori di ristrutturazione di Casa Serena.

Sull'argomento è intervenuta anche la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino che rimarca il ritardo nell'inizio dei lavori. “Spiace ma non stupisce dover nuovamente intervenire sulla questione Casa Serena. Spiace perché si sperava che a seguito dei nuovi interventi, la società partecipata e l’amministrazione comunale avessero compreso la delicatezza del tema ed avessero conseguentemente maturato la necessaria sensibilità sul trattamento degli anziani ospiti”. Lo scrive  la Senatrice di Italia Viva Dafne Musolino tornando sulla vicenda del nuovo previsto trasferimento degli anziani di Casa Serena dall’Ipab – Collereale ad una nuova struttura privata sita a Santa Margherita.  “Non stupisce quanto sta accadendo – continua la Senatrice Musolino - in quanto i fatti fin qui narrati dimostrano una pervicacia nell’imporre decisioni che, evidentemente, a tutto mirano tranne che al precipuo interesse degli anziani. La nota con la quale gli ospiti di Casa Serena chiedono all’Amministrazione comunale di non essere trasferiti da Collereale è l’ulteriore dimostrazione di come le decisioni assunte dalla Messina Social City vengano assunte in totale disprezzo delle esigenze degli ultimi. Non si comprende, infatti, come la società partecipata possa aver preso la decisione di lasciare i centrali locali del Collereale per trasferire gli anziani in una località posta fuori città, a Santa Margherita. Posto che entrambe le strutture non appartengono alla Social City e che, in entrambi i casi, la società sia tenuta al pagamento di un canone di locazione, è evidente che i locali dell’Ipab siano stati concessi, con tutta probabilità, ad un canone inferiore a quanto potrà essere quello concordato con una struttura commerciale qual è quella di Santa Margherita. Inoltre la centralità del Collereale rispetto a quella decentrata di Santa Margherita procurerebbe un’enorme difficoltà per gli anziani a muoversi in autonomia, per le famiglie andarli a trovare e in generale, per gli ospiti, coltivare un minimo di socialità esterna”. 
“Tutto ciò premesso – sottolinea la  Musolino – è evidente che non sussista la volontà di fare chiarezza da parte della Messina Social City, e ci si chiede se, a questo punto giunti, la finalità del trasferimento sia quella di confinare gli anziani lontano dagli occhi e lontani dal cuore, con il conseguente disinteresse della cittadinanza, facendoli cadere nell’oblio e, nel frattempo, magari, avviare progetti diversi su Casa Serena. Difatti la centralità di questa struttura comunale, la sua estensione ed il suo evidente pregio della zona verde circostante, destano non poche perplessità in merito l’immobilismo dell’Amministrazione comunale circa i lavori di riqualificazione programmati. Il finanziamento assegnato per la sua ristrutturazione prevedevano che i lavori si sarebbero dovuti concludere entro il 31 dicembre 2023, ma così non è avvenuto, l’immobile continua a deteriorarsi e non vorremmo che dietro i fatti rappresentati vi sia una qualche speculazione” conclude la Musolino.

Il possibile trasferimento era stato denunciato già lo scorso gennaio dalla Uil. Una soluzione che il sindacato ha contestato duramente in una nota firmata da Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl, e Pippo Calapai, segretario generale Uil Pensionati. I rappresentanti dei lavoratori chiedono un urgente incontro con amministrazione comunale e Messina Social City.

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