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Cronaca

Classifica Censis delle Università italiane, Messina all'ultimo posto

Il quadro delineato sui grandi atenei statali e quelli piccoli vede la città dello Stretto in coda. Perugia mantiene la posizione di vertice

L'Università di Messina con un punteggio di 70,5 è all'ultimo posto nella Classifica Censis delle Università italiane edizione 2020-2021 tra i grandi Atenei statali. 

L'Università di Perugia mantiene la posizione di vertice nella classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio complessivo di 92,7, l'Università di Trento rimane al vertice fra i medi atenei statali e Camerino difende la prima posizione fra le piccole università statali italiane.

E' il quadro delineato dalla nuova Classifica Censis delle Università italiane edizione 2020-2021. In particolare, fra i grandi atenei Statali, sale di due posizioni l'Università di Pavia (90,3), dal quarto al secondo posto, incrementando di 9 punti l'indicatore relativo alle strutture, di 6 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 7 quello dell'occupabilità, compensando il minor punteggio per le borse di studio e gli altri servizi in favore degli studenti (-7 punti). Arretra di due posizioni l'Università della Calabria (89,5), che scende in quarta posizione, preceduta dall'Università di Parma (90,0). Guadagna quattro posizioni l'Università di Cagliari, dalla nona alla quinta.

Segue al sesto posto l'Università di Milano Bicocca (87,7), che avanza di due posizioni, precedendo l'Università di Modena e Reggio Emilia (87,5) e l'Università di Salerno (87,3). Entra a far parte della classifica dei grandi atenei statali l'Università di Ferrara (82,2), in tredicesima posizione. Penultima è l'Università della Campania (78,0), ultima l'Università di Messina (75,5). Anche quest'anno l'Università di Trento è prima nella classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), con 98,7 punti. Sono gli incrementi di 10 e 7 punti rispettivamente degli indicatori occupabilità e comunicazione che, compensando la contrazione di 12 punti dell'indicatore internazionalizzazione, garantiscono all'ateneo la posizione di vertice. Con 96,0 punti l'Università di Sassari scala due posizioni, collocandosi al secondo posto, prima dell'Università di Siena, che retrocede in terza (94,8). L'Università di Trieste (93,3) perde una posizione e arretra in quarta, l'Università di Udine (90,8) si colloca al sesto posto, perdendone tre. Stabile, quinta in graduatoria, l'Università Politecnica delle Marche. Chiudono il ranking l'Università di Napoli L'Orientale, l'Università di Napoli Parthenope e l'Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.

I piccoli atenei statali. Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) difende la sua prima posizione l'Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 93,5. Scala la classifica di quattro posizioni l'Università Mediterranea di Reggio Calabria che, grazie a un incremento di 20 punti dell'indicatore relativo alle strutture, realizza un punteggio complessivo di 83,8 sorpassando così l'Università di Foggia, terza in classifica con 83,7 punti. Sale di una posizione l'Università di Teramo (82,3), è stabile in quinta posizione l'Università dell'Insubria (81,0), incalzata dall'Università di Cassino e del Lazio Meridionale (80,8), che però perde tre posizioni. La penultima e l'ultima posizione sono occupate, rispettivamente, dall'Università del Sannio e dall'Università del Molise.

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