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De Luca caccia i clochard del Palacultura in diretta Facebook, Russo: "Pensi ai veri problemi come i tir in città"

Il primo cittadino ha ripreso con il proprio cellulare l'intervento di Messina Servizi e polizia municipale contro i senzatetto. Le reazioni del consigliere e della comunità Sant'Egidio

"Armato" di cellulare il sindaco ha scelto il Palalcultura come luogo del suo blitz quotidiano, rigorosamente in diretta Facebook. Cateno De Luca stamattina si è recato al Palacultura per cacciare i clochard che da diverso tempo trovano rifugio nei pressi dell'ingresso della struttura di viale Boccetta.

"Ecco lo schifo che ogni mattina lasciano i nuovi padroni del Palacultura - ha precisato - perché non vanno a dormire alla Casa Di Vincenzo? Non solo si mettono agli incroci del viale Boccetta ad intralciare il traffico insistendo a lavare i vetri ma dormono e fanno i loro bisogni all’entrata del nostro Palacultura. Io non accetto che il territorio venga deturpato. Per onesta intellettuale i miei detrattori dovrebbero ammettere che per tali tematiche non guardo etnia, religione o status sociale. Chi viola la legge – locali o extracomunitari – dovra assumersi le proprie responsabilità”.  

Constatata la situazione di degrado, il sindaco ha lasciato spazio agli operatori di Messina Servizi per ripulire l'area mentre i vigili urbani provvedevano all'identificazione dei senzatetto. Un modus operandi già visto alcuni giorni fa. In quell'occasione era stato allontanato un lavavetri, reo di sporcare lo spazio verde nei pressi della Prefettura. 

L'intervento a gamba tesa del sindaco non è piaciuto al consigliere comunale Alessandro Russo, tra i principali oppositori dei metodi utilizzati da De Luca e della sua ordinanza antibivacco e accattonaggio. "Certi metodi di visibilità e di condotta amministrativa sono da condannare senza alcuna possibilità di attenuanti - precisa l'esponente di LiberaME - ancora una volta, De Luca utilizza una inusitata forza nei confronti dei più deboli per fare spolvero mediatico mentre nulla si muove, né in termini di atti concreti, né in tema di visibilità social su temi molto più seri ed importanti per la vera vivibilità della città, come la non applicazione da parte di armatori pubblici e privati del divieto di attraversamento della città da parte dei tir. Su questo fronte, il silenzio da mesi; evidentemente nessuno a Palazzo Zanca vuole disturbare i manovratori".

Russo insiste affinché il primo cittadino si occupi delle tematiche più urgenti. "Della lotta ai presunti poteri forti, alle presunte lobby e ai presunti violentatori della città, l’allora candidato a sindaco De Luca aveva fatto cavallo di battaglia quasi ossessivo. Giunto a Palazzo Zanca, qualche cosa sarà accaduto, perché di quei temi non solo non parla ma camuffa il silenzio con blitz tutti mediatici che non risolvono nulla: De Luca esca da questo social, torni per strada a contatto coi problemi veri della città. Va ribadito infine - continua - che la dignità di tutti gli esseri umani va rispettata sempre: pensare di operare provvedimenti come questi inutili blitz passando sulle coscienze della città e sulla dignità dei soggetti coinvolti è un modo di agire che va immediatamente rigettato. Non si gioca con la dignità degli individui, neppure fossero dei clochard che pernottano per strada. De Luca applichi le norme morali del Cristianesimo che dice a parole di voler rispettare. Sia conseguente (non a chiacchiere) con quegli insegnamenti in cui sostiene di credere".

Ad esprimere sconcerto anche la Comunità di Sant'Egidio. "È possibile dal video notare la paura e l'imbarazzo di quei giovani, alcuni dei quali solo parzialmente vestiti. Crediamo che qualsiasi istanza di sicurezza e di decoro non possa, in alcun modo, ledere la dignità delle persone.  Rinnoviamo la disponibilità e l'auspicio di un confronto per cercare soluzioni in sostegno di chi si trova ai margini, che ad oggi è mancato. Ancora una volta: criminalizzare chi si trova in difficoltà non rende la nostra città più bella, ma solo più lontana dai sentimenti di umanità e solidarietà. Messina non deve cedere ai venti leghisti, ma rimanere la città che accoglie, che raccoglie coperte e che risponde con grande  generosità ai bisogni di tanti".

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