VIDEO | Ligabue balla sul mondo del PalaRescifina, in un concerto che è stato un colpo all'anima
L'artista emiliano ha inaugurato la stagione degli spettacoli al palazzetto, calcando il palco per due ore con i brani più recenti e quelli storici della carriera di uno dei rockman più amati della musica italiana
Due ore non stop di musica rock hanno inaugurato il primo concerto dalla riapertura del PalaRescifina, dove Luciano Ligabue ha incantato, ancora una volta in riva allo Stretto, i suoi fans, provenienti da tutta la Sicilia, con i successi recenti e i brani storici della sua carriera. Il tour 2019 negli stadi ha fatto tappa ieri sera al palazzetto dello sport dove Ligabue replicherà ancora stasera, durante la seconda delle due uniche tappe sull'isola, con una scaletta che, ha annunciato il cantante emiliano, è destinata a cambiare a ogni tappa.
Dopo l’omaggio a Messina in un video con scorci dello Stretto, Ligabue, accompagnato dal gruppo composto da Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso), è entrato nel vivo del concerto, sciogliendo il ghiaccio con il pubblico, sulle note di Musica e parole, Questa è la mia vita e Sulla mia strada. Incursioni a zig zag, fra i brani dell'ultimo album, Dedicato a noi e le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, durante una serata in cui la band ha mostrato ancora di aver conservato nel corso degli anni la capacità di comunicare con il pubblico di tutte le età pur mantenendo sempre intatti arrangiamenti e performances.
In un clima accogliente e al tempo stesso familiare, la magia che immediatamente si crea a ogni concerto, fra il cantante e i fans, si è rinnovato con La metà della mela, Piccola stella senza cielo e Le luci d'America per poi proiettare nel rock classico di Balliamo sul mondo, Voglio Volere, Un colpo all'anima e Happy Hour in un continuo andirivieni nel passato che rende, nel complesso, lo stile del concerto mai piatto e sempre pronto al colpo di scena. Con Riderai, Tutti vogliono viaggiare in prima e I ragazzi sono in giro si scalda la platea che non fa in tempo a prendere la "rincorsa" per cristallizzarsi e rallentare subito il ritmo sulle note nella struggente Lettera a G. che prosegue nel segno della malinconica consapevolezza della leggerezza dell'esistenza grazie a Si viene e si va proseguendo, infine, con Quella che non sei e Ti sento.
Ma Luciano Ligabue non si è soffermato oltre sulla sua capacità, quasi unica, di riuscire a commuovere con testi e arrangiamenti che puntano dritti al cuore dell'ascoltatore, ed è sul finale che si congeda del pubblico scatenando nuovamente la folla che è tornata a ballare con Marlon Brando è sempre lui, Tra palco e realtà, Certe notti, Dedicato a noi e Urlando contro il cielo.
Incalzanti chiudono una dopo l'altra, la serata in cui, ancora una volta, grandi e piccini, si sono emozionati grazie a uno dei cantanti che non smetterà mai di alimentare l'immaginario dei "sognatori realisti", ben saldi a terra ma con la mente e il cuore immersi nella poesia.