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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santo Stefano di Camastra

Concorso Ufficio Stampa Regione, giornalista messinese ammessa su ricorso alla seconda prova

Esclusa dopo il primo test la professionista di Santo Stefano di Camastra non si è data per vinta e adesso grazie al Consiglio di Giustizia Amministrativa potrà proseguire gli esami. La vicenda seguita dall'avvocato Rubino

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa dà ragione a una giornalista 49enne, dev'essere ammessa al concorso per ufficio stampa alla Regione. Il bando era stato pubblicato dall’assessorato regionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica per sei Istruttori direttivi dell’Ufficio stampa della Regione Siciliana.  La giornalista di Santo Stefano di Camastra partecipava, svolgendo, nell’ottobre 2019, la prima prova scritta del concorso con test a risposta multipla.

Nel dicembre dello stesso anno, dopo la correzione dei test, venivano pubblicati gli esiti della prova concorsuale che attestavano l’esclusione della giornalista in quanto la stessa aveva ottenuto un punteggio che, per l’errore relativo ad una sola domanda, non consentiva il superamento della prima prova del concorso. La 49enne presentava richiesta di accesso agli atti del concorso in modo da prendere visione dei verbali della Commissione d’esame ed in particolare della correzione del proprio elaborato. Dopo il rilascio della documentazione richiesta emergeva come alcune domande fossero state formulate e corrette erroneamente e come alcuni argomenti oggetto di prova fuoriuscissero dal programma di materie indicato dal bando di concorso. Ricorso al Tar di Palermo dove la "vittima" sosteneva l’illegittima formulazione e/o correzione di svariati quesiti somministrati nell’ambito della prima prova del concorso.  Con ordinanza del febbraio 2020, il Tar di Palermo, pur confermando implicitamente l’illegittima correzione di una domanda (la n.54), respingeva la richiesta di ammissione alla seconda prova; asssistita dall'avvocato Girolamo Rubino la donna proponeva ricorso in appello davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa, chiedendo la riforma della pronuncia di primo grado e, conseguentemente, l’ammissione alla seconda prova del concorso per Istruttore direttivo dell’Ufficio stampa regionale. Rubino sottolineava l’erronea formulazione e/o correzione di 4 quesiti e l’estraneità alle materie indicate dal bando di 7 domande, evidenziando come la modifica del punteggio anche di una sola domanda, per la giornalista, sarebbe risultata decisiva per il superamento della prima prova.

Con decreto del 24 marzo il presidente del Cga disponeva un'altra istruttoria ordinando all’assessorato delle Autonomie Locali di chiarire se la risposta data a uno dei quesiti (il n. 54) potesse ritenersi esatta e, in caso positivo, quali effetti avrebbe avuto una tale correzione sul punteggio della candidata. Il 9 aprile l'assessorato dava parziale adempimento all’ordine disposto dal presidente del Cga mancando di dimostrare l’erroneità della risposta fornita dalla 49enne. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, accoglieva con ordinanza del 24 aprile, l’appello cautelare riformando la pronuncia del Tar Palermo e sospendendo il provvedimento di esclusione dal concorso. La giornalista potrà partecipare alla seconda prova del concorso che si terrà in via suppletiva entro i prossimi 60 giorni.

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