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Cronaca

Coronavirus, un solo nuovo contagiato in Sicilia: l'Asp rileva differenze nei conteggi

L'ultimo giorno di maggio non modifica i numeri delle ultime settimane ma dall'azienda sanitaria provinciale segnalano possibili errori nelle cifre non imputabili all'ente

Un solo nuovo contagio in Sicilia per coronavirus, 13 guariti e una decesso. Lo dice il bollettino regionale della Protezione civile. Dall'inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 150.054 (+1.183 rispetto a ieri), su 128.717 persone: di queste sono risultate positive 3.443 (+1), mentre attualmente sono ancora contagiate 986 (-13), 2.183 sono guarite (+13) e 274 decedute (+1).

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola con la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 35 (0 ricoverati, 105 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 16 (3, 147, 11);
Catania, 440 (25, 533, 99);
Enna, 18 (2, 378, 29);
Messina, 136 (24, 372, 57);
Palermo, 296 (16, 246, 36);
Ragusa, 18 (0, 72, 7);
Siracusa, 12 (2, 210, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).

Il coordinamento per l'emergenza coronavirus nell'area metropolitana di Messina informa che presso il Policlinico di Messina si è registrata la dimissione di un paziente ricoverato e che era risultato affetto da Covid-19: si tratta di un uomo di 43 anni che, pur risultando ancora positivo, è ora asintomatico ed è stato posto in isolamento domiciliare. Per agevolare le attività di riorganizzazione in corso presso il Policlinico 6 pazienti affetti da coronavirus per il momento sono stati trasferiti in altri ospedali della città e della provincia. Un settimo paziente, che si trovava in una struttura privata convenzionata, poi, è stato nuovamente ricoverato presso l'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona (da dove era stato dimesso da poco più di tre settimane). L'attuale quadro dei ricoveri è il seguente: i pazienti presso il Policlinico "G. Martino" di Messina (4 dei quali in terapia intensiva); 4 pazienti presso l'ospedale "Papardo" di Messina, 10 pazienti presso l'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona.  
In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 di pazienti precedentemente ricoverati rimangono invece 148, a cui se ne aggiungono 224 di pazienti che erano stati posti in isolamento domiciliare. Il numero dei guariti è pari a 372.

La "grana" delle cifre esatte

Ma sui numeri che quotidianamente fornisce la Regione l'Asp segnala che risultano possibili errori nei conteggi: "In relazione a notizie riportate da alcuni "media" si conferma che le differenze nei numeri dei soggetti Covid 19 positivi non sono assolutamente imputabili ad errori dell'ASP di Messina; il Commissario per l'Emergenza Covid 19 dell'Asp dott. Carmelo Crisicelli e il dirigente Uos Epidemiologia Giuseppa D'Andrea ribadiscono di avere sempre trasmesso dati reali e assolutamente corretti. Preso atto che vengono riportate differenze anche per l'Area metropolitana di Catania, nella quale sono presenti quattro autonome aziende sanitarie come a Messina, è possibile ipotizzare che nei giorni convulsi di inizio della pandemia soggetti positivi possano essere stati involontariamente caricati due volte sulla piattaforma da parte di aziende sanitarie diverse; una prima al momento del risultato del tampone positivo e poi nuovamente al momento del ricovero in altra azienda sanitaria. Soggetti residenti in altre provincie potrebbero inoltre essere stati involontariamente computati nell'area di Messina, nella quale sono stati analizzati molti tamponi a supporto di residenti di provincie limitrofe. In collaborazione con il Dipartimento Regionale (Dasoe) diretto dalla Letizia Di Liberti è già in corso una minuziosa verifica per correggere le differenze".

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.


 

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