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Cronaca

Coronavirus, l'Asp nel mirino di De Luca: "Gestione emergenza con approssimazione e impreparazione"

Il sindaco attacca l'Azienda Sanitaria Provinciale e il suo direttore Paolo La Paglia. Terreno di scontro i dati sulle comitive del Trentino e alcune falle nel sistema organizzativo

Mentre i contagi da coronavirus aumentano anche a Messina, il sindaco De Luca accende una nuova polemica istituzionale.

Questa volta nel mirino del primo cittadino c'è l'Asp secondo il quale sta gestendo l'emergenza con "assoluta impreparazione e approssimazione". Parole dure nei confronti dell'Azienda Sanitaria Provinciale e del direttore Paolo La Paglia.

Già ieri sera, durante la conferenza in diretta Facebook, De Luca aveva puntato il dito contro le carenze organizzative dell'Asp dopo il caso delle circa mille mail non lette, in cui diversi cittadini richiedevano di essere sottoposti a tampone. 

De Luca. dopo la comunicazione dell'Asp dell'istituzione di un servizio prelievi a bordo di un camper, chiede se "l’effettuazione dei tamponi verrà gestito dall’Azienda con la stessa precisione e puntualità con la quale, fino ad ora, è stato gestito il portale CostruireSalute.it e il sistema di ricezione delle email quali prime ed importantissime azioni atte a mettere in moto la catena dell’informazione per la prevenzione e la gestione del contagio da Covid-19".

Il sindaco aggiunge poi che "a tutt’oggi non siamo in grado di sapere quanti posti letto per la terapia intensiva sono disponibili nell’ambito provinciale".

"Relativamente alla notizia diffusa dal direttore La Paglia - continua De Luca -  di avere provveduto ad ordinare 1500 kit per l’esecuzione dei test tamponi, si rileva che l’Azienda non ha fatto nulla di più di quanto stanno facendo le altre realtà che si trovano esattamente nelle stesse difficoltà di approvvigionamento sia di tamponi che di dispositivi di protezione individuale, con la differenza che le altre Aziende si sono attivate ben prima dell’Asp" In merito infine alla considerazione finale, espressa da La paglia, circa la competenza territoriale da parte del sindaco ed alla sua ipotetica sovraterritorialità rispetto all’ASP, vale la pena ricordare che il Sindaco rappresenta, per Legge, la massima autorità sanitaria locale ed indipendentemente dai rapporti gerarchici cui ogni ente  è subordinato, può agire nel momento stesso in cui ritiene di dovere mettere in campo le azioni necessarie atte alla incolumità, sicurezza e salute di tutti i cittadini. A tal proposito ormai da oltre 20 giorni questo sindaco si sta spendendo con tutte le sue forze per tutelare i cittadini nella piena consapevolezza del rischio che si sta correndo, anche in virtù della conclamata incapacità da parte delle strutture sanitarie a reggere numeri cospicui come quelli registrati in una Regione virtuosa quale è la Lombardia".

I dati sulle comitive del Trentino

Infine la tirata d'orecchio sulla gestione dei dati relativi alle comitive di messinesi che lo scorso 7 marzo sono tornate da una vacanza in Trentino portando di fatto il virus in città.

"In merito all’accertamento del numero effettivo di persone che hanno inviato le comunicazioni di cui ai DPCM ed all’ordinanza presidente della Regione Sicilia n. 3/2020, sia nel rispetto dei termini che oltre tali termini, nel prendere atto che il direttore dell’Azienda, trascorsi oltre dieci giorni dal rientro della comitiva, non è ancora in grado di fornire un numero ufficiale e definitivo, ritengo che sia ormai inconfutabilmente dimostrata l’incapacità dell’Ufficio alla gestione del sistema, per cui non intendo perdere ulteriormente il mio tempo su tale argomento sul quale sarà la Magistratura, alla quale ho già trasmesso tutti gli atti per l’accertamento delle responsabilità emerse nella gestione della vicenda in esame, a pronunciarsi in merito".

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