Rissa all'alba a Milano: messinese la donna accoltellata in strada, è gravissima
La lite nella notte in via Tocqueville. La vittima si trova ora in rianimazione a Niguarda. Il messaggio del sindaco Francesco Re
E’ in condizioni gravissime una messinese di Santo Stefano di Camastra accoltellata a Milano al termine di una lite.
In ospedale anche un uomo con una ferita superficiale in un altro pronto soccorso.
L'allarme, stando alle prime informazioni apprese da Milanotoday, è scattato pochi minuti prima delle 6 di domenica 17 ottobre, quando i carabinieri sono intervenuti all'ospedale Niguarda, dove era appena arrivata la 32enne colpita da due profondi fendenti alla gamba destra e per questo ricoverata in rianimazione in pericolo di vita.
Secondo i primi accertamenti dei militari, la violenza sarebbe esplosa in via Alessio di Tocqueville - in piena zona movida del centro città -, dove si sarebbero fronteggiati un gruppo di uomini, tutti descritti come africani, e la comitiva in cui si trovava la donna.
La vittima portata in ospedale dal compagno
La vittima è arrivata in ospedale accompagnata dal compagno e due amici: sono stati proprio loro a riferire agli investigatori della rissa, senza però dire di più sul motivo della lite nè su chi sia stato materialmente a sferrare le coltellate. Poco dopo, i carabinieri hanno rintracciato all'ospedale Fatebenefratelli un 25enne senegalese, che presentava una ferita da arma da taglio superficiale alla gamba: l'ipotesi è che sia rimasto coinvolto nella stessa lite.
Le indagini sono affidate alla compagnia Duomo e al nucleo investigativo. I militari stanno cercando riscontri ai primi racconti dei testimoni e stanno provando a dare un volto e un nome a tutti i presenti alla rissa.
"Una ragazza solare, benvoluta, gran lavorarice e amata da tutti. Era a Milano per lavoro - spiega il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re - Solidarietà e vicinanza a chi, vittima di una vigliacca aggressione, in un letto di ospedale in queste ore lotta per la vita. Forza e non mollare. Tutta la comunità Stefanese, la tua amata Comunità, ti è vicina e conta, quanto prima, di poterti riabbracciare".