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Cronaca Falcone

Panini “imbottiti” con la droga, sgominata banda dello spaccio a Falcone: 13 misure cautelati

Operazione dei carabinieri: coinvolti anche diversi minorenni fra acquirenti e pusher. La base operativa del gruppo criminale era un negozio di generi alimentari. I nomi degli indagati

L'insegna prometteva panini imbottiti ma dentro era una vera e propria centrale della droga.  Base operativa del gruppo criminale era infatti  in un negozio di generi alimentari, gastronomia di Falcone, dove gli acquirenti confluivano per approvvigionarsi delle dosi di narcotico. Sono tredici le misure cautelari effettuate all’alba di oggi dai carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip presso il Tribunale di Patti, su richiesta della Procura.

Gli appostamenti dei carabinieri | Video

Sono tutti accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, estorsione, furto, ricettazione, riciclaggio e danneggiamento di sistemi informatici. Gli indagati sono:Mario Gitto, 45, Salvatore Isgrò, 52 anni, Marco Schepis, 27, Filippo La Macchia, 42, Tommaso Pantè, 49, Angela Scarapaci, 51, Antonino Currò, 46, Massimo Cuttone, 24, Vito Imbesi, 60, Giovanni Cutè, 34, Antonino Cutè, 42, Giovanni Di Bartola, 66, Carmelo Recupero, 47. Per questi ultimi due solo obbligo di dimora. Tutti gli altri ai domiciliari mentre Isgrò è stato portato in carcere.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche numerosi minorenni fra acquirenti e pusher. Il provvedimento scaturisce da una attività di indagine, avviata nel 2016 dalla stazione dei carabinieri di Falcone e coordinata dal sostituto procuratore Giorgia Orlando. Le indagini hanno permesso di doumentare l'operatività di alcuni soggetti dediti all'approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti - con base nel comune di Falcone - che attraverso una rete di spacciatori anche minorenni, riuscivano a rifonire diversi acquirenti anche  nei comuni limitrofi.

Si è accertato anche che gli indagati intimidivano anche con la violenza sia per ottenere il pagamento delle partite di droga vendute sia per garantirsi l'mpunità attraverso la reticenza degli acquirenti quando venivano controllarti dai carabinieri. Le indagini sono state avviate dopo un sopralluogo al mercato florovivaistico, un immobile in disuso di proprietà del Comune di Falcone, dove sono state trovate tre piante di "cannabis indica".

Secondo quanto riferito dagli investigatori uno degli indagati, Mario Gitto, agiva insieme al figlio. Così come Marco Schepis utilizzava un minorenne per spacciare ad altri coetanei. L'indagine ha consentito di arrestare in flagranza tre persone,  di sequestrare circa 1 chilo di hashish, 200 grammi di marijuana, 30 grammi di cocaina e sequestrare circa 2.500 euro quale ricavato dell’attività di spaccio.

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