Discarica di Mazzarrà, sindaco di Furnari e imprenditori vivaisti nella paura: basta devastazioni
Cresce la preoccupazione a Furnari per le ventilate intenzioni del comune di Mazzarrà Sant’Andrea e della società in liquidazione TirrenoAmbiente Spa di mettere in funzione gli impianti per il trattamento del percolato e per lo sfruttamento del biogas nell’area dell’ex discarica di contrada Zuppà, che per troppo tempo ha devastato un ampio territorio.
Con una nota indirizzata ai sindaci di 57 comuni facenti parte della Società di regolamentazione del servizio di gestione rifiuti SRR Messina e Provincia (escluso quello di Mazzarrà), il sindaco di Furnari, Maurizio Crimi, ha chiesto ai colleghi di “dissociarsi pubblicamente a tutela delle loro comunità contro l’empietà che si vuole realizzare. Obiettivo dichiarato - si legge nel documento - sarebbe la messa in sicurezza della discarica, ma dietro questo progetto vi sono interessi economici che culminano nell’attivazione di impianti a discapito della salute dei cittadini, messa in secondo piano di fronte ai lucrosi profitti imprenditoriali (oggi non più nascosti). Vengono divulgate mappe – continua Crimi-, che rappresentano i luoghi ove devono sorgere gli impianti in contrasto con i provvedimenti di sequestro e si omette di dire che si trovano in una fascia protetta, a circa cinquanta metri dal letto del torrente Mazzarrà, e che sono situati a poche centinaia di metri dal centro abitato del comune di Furnari e dai pozzi di attingimento del civico acquedotto dello stesso ente. Inoltre si trova una massa di rifiuti sempre soggetta ad incendi e con rischio di crolli proprio su quelle aree che si vorrebbero far rivivere per il trattamento di percolato e rifiuti”. Alcuni sindaci destinatari della missiva hanno già manifestato la propria contrarietà alla realizzazione degli impianti. Il sindaco di Fondachelli Fantina, Marco Pettinato, riferendosi al sito di contrada Zuppà, lo definisce "una bomba inesplosa di cui stare attenti".
“Ho dato al presidente della SRR la mia disponibilità ad ampliare l’impianto di compostaggio presente nel mio comune per soddisfare la necessità di 7 amministrazioni – dichiara Pettinato- ma non realizzerei mai un grosso impianto sul mio territorio”. Ad essere contrari alla realizzazione degli impianti anche i sindaci di Falcone, Carmelo Paratore e di Terme Vigliatore, Domenico Munafò. Quest'ultimo chiede, ancora una volta, "la messa in sicurezza dell'invaso da effettuare non con soldi pubblici". Ad essere favorevoli alla realizzazione degli impianti, alla sola condizione che non vi siano violazioni di legge, sono il sindaco di Novara di Sicilia, Girolamo Bertolami e quello di Oliveri, Francesco Iarrera. Per il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, Carmelo Pietrafitta, “chi parla di irregolarità degli impianti dice sciocchezze. Comprendo la preoccupazione del sindaco di Furnari - dichiara Pietrafitta - ma ho dato più volte la mia disponibilità a chiarire le perplessità e gli aspetti che preoccupano i cittadini”.
Intanto, a Mazzarrà Sant’Andrea alcuni imprenditori vivaisti, contrari alla realizzazione del progetto, si stanno organizzando per costituire un comitato a tutela dell’ambiente, mentre di recente anche il presidente di Legambiente del Longano, Carmelo Ceraolo, ha pubblicamente manifestato la propria contrarietà all’attivazione degli impianti sostenendo che "nonostante la Sicilia abbia necessità di far fronte all’emergenza rifiuti, il sito di contrada Zuppà non è assolutamente idoneo”.
Pamela Arena