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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Furto di barche e carburante, in carcere due fratelli: a Stromboli avevano rubato anche un gommone a un turista

Gli episodi tra il luglio e il settembre 2023. Incastati dai carabinieri attraverso l’esame incrociato di sistemi di videosorveglianza e tracciati gps

I carabinieri della stazione di Riposto, supportati dai militari della guardia costiera, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Catania, nei confronti dei fratelli Massimo Greco, 38 anni, residente a Mascali e Giuseppe Greco, di 41, residente a Riposto. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine.

Incastrati dalle telecamere

I fatti, da cui nasce l'arresto dei due fratelli, si sono verificati tra il luglio e il settembre 2023 nelle cittadine di Riposto, Acireale e Stromboli, ed hanno avuto a oggetto il furto di natanti, motori nautici e carburante ai danni di proprietari di imbarcazioni, gestori di rimesse portuali e della stessa guarda costiera di Riposto, causando notevoli danni economici e disagi nell’ambiente portuale e timore di lasciare incustodite le proprie imbarcazioni.

Nello specifico i due uomini, nel corso della scorsa estate, hanno tentato di rubare sia una moto d’acqua, non riuscendoci a causa del provvidenziale intervento del proprietario, sia un’imbarcazione, che era già stata trascinata verso l’uscita del porto, ma che non sono stati in gradi di portare via a causa del passaggio di una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione.

Il campo d’azione dei due fratelli però non era limitato solo a Riposto. I carabinieri, infatti, attraverso l’esame incrociato di sistemi di videosorveglianza e tracciati gps, sono riusciti a contestare loro anche il furto di un’imbarcazione nel porto di Acireale - poi rinvenuta nel garage dei Greco e restituita al proprietario - e il furto di un gommone a Stromboli ai danni di un turista francese.

Rubato carburante anche alla guardia costiera

Emblematico, inoltre, è stato il furto di 250 litri di carburante ai danni della motovedetta della guardia costiera di Riposto. In questa circostanza, i fratelli Greco, raggiunto il porto a bordo della propria autovettura, con il loro peschereccio “Intrepido” si sarebbero avvicinati alla motovedetta militare e, non curanti delle telecamere, dopo aver danneggiato il portellone di poppa, con un tubo avrebbero travasato il carburante direttamente all’interno del serbatoio della loro imbarcazione.

Perquisiti i pescherecci 

I risultati delle indagini, così forniti all’Autorità Giudiziaria dai carabinieri di Riposto e dalla guardia costiera, che ha fornito un importante contributo con le telecamere installate in tutto il sedime portuale, hanno consentito alla Procura etnea di chiedere e ottenere dal gip l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere a carico di entrambe i fratelli Greco.

Nel corso dell’esecuzione delle misure, nella mattinata del 19 febbraio, si è anche proceduto alla perquisizione dei locali e dei pescherecci dei fratelli Greco rinvenendo, proprio in prossimità di uno di questi, una rete da pesca il cui furto era stato denunciato alla stazione dei carabinieri di Riposto. I due arrestati sono stati infine tradotti presso il carcere di piazza Lanza.

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