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Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

Dopo ventisette anni la stessa domanda: "Perché è stato ucciso Beppe Alfano?"

Verità ancora lontana dopo le richieste di revisione della condanna al boss Beppe Gullotti e dell'archiviazione del fascicolo "Alfano ter". Restano in piedi tre ipotesi. La cerimonia di commemorazione a Barcellona Pozzo di Gotto

«Nonostante le condanne per mandante ed esecutore, a ventisette anni dall’assassinio di Beppe Alfano non è stato ancora chiarito il contesto nel quale sia maturata la sua condanna a morte. C’è tanto bisogno di verità perché si faccia giustizia!». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione dell’anniversario dell'uccisione del giornalista di Barcellona Pozzo di Gotto.

Oggi, la posa di una corona di fiori sotto la stele commemorativa seguita da un breve momento di preghiera. Viene ricordato così Beppe Alfano, il giornalista ucciso a Barcellona di Gotto esattamente 27 anni fa. La sera dell'8 gennaio 1993 il cronista de La Sicilia veniva assassinato dentro la sua macchina, ferma sotto casa ancora con il motore acceso.

Tre colpi di pistola e l'eco di un'inquietante profezia pronunciata poco prima dallo stesso Alfano: "Non ci sono riusciti a dicembre, ma mi uccideranno prima della festa di San Sebastiano del 20 gennaio".

Dopo 27 anni le uniche certezze su una vicenda contorta e nebusola sono le due condanne inflitte a Antonino Merlino, ritenuto l'esecutore del delitto, e al boss Beppe Gullotti, ritenuto il mandante. Ma proprio su quest'ultima sentenza il tribunale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta di revisione che l'avvocato di Gullotti, Tommaso Autru Ryolo ha presentato in Corte d'Appello.

All'istanza di revisione della condanna di Gullotti, si affianca la richiesta di archiviazione che la Procura ha presentato lo scorso luglio relativamente al tronco di indagini "Alfano ter". Un fascicolo riguardante le posizioni di Stefano Genovese e Basilio Condipodero, secondo l'accusa colpevoli dei reati di omicidio aggravato e porto e detenzione illegale di armi. Inchiesta partita dopo le dichiarazioni che il pentito Carmelo D'amico, ex boss barcellonese, rese nel 2015. 

Le tre ipotesi

Chi cerca la verità sulla morte di Alfano si imbatte contro tre ipotesi, diverse tra loro ma tutte riconducibili alle inchieste che il cronista portava avanti nei suoi ultimi anni di vita. 
Una prima voleva Alfano ucciso perchè aveva scoperto che il boss Nitto Santapaola si nascondeva a Barcellona. Una seconda ipotizzava la scoperta da parte di Alfano di truffe allʼUnione europea da parte di aziende agrumicole, una terza la scoperta di un traffico di uranio.

Il ricordo di Leoluca Orlando

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha voluto ricordare Alfano dedicandogli un pensiero rivolto alla sua attività giornalistica. "A distanza di 27 anni ancora oggi  - ha detto Orlando - Beppe Alfano continua ad essere un esempio alto di giornalismo d'inchiesta e di impegno sociale. Un impegno pagato a caro prezzo ma che è ancora vivo nella passione e nel coraggio che ha saputo trasmettere a tanti giovani e a tanti giornalisti".


 

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