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Cronaca

La Vara perde un suo simbolo: monsignor D'Arrigo lascia dopo più di trent'anni

Verrà sostituto da Antonello Angemi, parroco di Ganzirri. Punto di riferimento spirituale per tutti i messinesi, D'Arrigo è stato legato per decenni alla processione più importante della città. Il ricordo di Franz Riccobono: "Persona con un carisma fuori dal comune"

L'edizione 2019 della Vara sarà la prima senza monsignor Vincenzo D'Arrigo . Il sacerdote, dopo trent'anni, ha deciso di allontanarsi dall'organizzazione della storica processione che ogni anno raccoglie per le strade più di centomila fedeli, lasciando la carica di cappellano della Vara e di presidente del Comitato. L'arcivescovo Giovanni Accolla ha già nominato il sostituto. Si tratta di don Antonello Angemi, parroco di Ganzirri.

D'Arrigo si può considerare un vero e proprio simbolo spirituale per Messina, il suo nome, infatti, è legato da decenni alla parrocchia dell'Annunziata. Un rapporto vivo e profondo celebrato due anni fa, in occasione del suo 60esimo anniversario di ordinazione sacerdotale. In quell'occasione ha ricevuto un caloroso abbraccio dalla comunità.

Nel 1957 D'Arrigo è divenuto sacerdote, ordinato dall'arcivescovo monsignor Angelo Paino. Dopo una breve esperienza come vice parroco a San Pier Niceto e poi a Santa Caterina, nel 1965  D'Arrigo diviene parroco della Maria SS. Annunziata. In breve tempo diventa un punto di riferimento per il popoloso quartiere, ascolta i problemi della gente, si intesta battaglie e fa della sua chiesa un luogo sicuro dove rifugiarsi. E siamo sicuri che D'Arrigo non scorderà mai l'alluvione che nel 1998 ha colpito il villaggio causando la morte di tre membri della famiglia Carità o la felicità provata dopo lo sbaraccamento.

Ma il suo impegno ha riguardato l'intera città. A proposito di battaglie condotte in prima persona, in molti ricordano la sua netta presa di posizione nel 2009 contro il trasferimento dell'istututo d'arte Ernesto Basile, di cui è stato a lungo docente, dalla sede storica di piazza Vittoria ai nuovi plessi dell'Annunziata - Conca d'Oro. In quell'occasione aveva ribadito la propria contrarietà schierandosi accanto agli studenti. 

Nel 2005 per monsignor D'Arrigo arriva poi il riconoscimento più importante: Papa Benedetto XVI lo nomina Cappellano di Sua Santità.

Commosso il ricordo di Franz Riccobono, storico componente del Comitato Vara che pochi giorni fa aveva manifestato il proprio dissenso sulla mancata attenzione di istitituzioni e cittadini nei confronti della Vara. "Siamo stati insieme per più di vent'anni - racconta a Messina Today -  e adesso monsignor D'Arrigo ha giustamente deciso di ritirarsi. Le cose umane hanno un inizio e una fine, è giusto che a 88 anni faccia una vita pi tranquilla. Speriamo si riesca a trovare una persona disponibile, all'altezza di un ruolo delicato come lo è stato D'Arrigo. La Vara è unica al mondo anche dal punto di vista organizzativo, vede impegnate tante figure, ci vuole elasticità mentale per gestire tutti gli attori interessati e non è da tutti. Lui è stato all'altezza della situazione e  ha saputo gestire i problemi. Spero che il sostituto sia all'altezza".

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