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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Biblioteca regionale, oltre trecento firme per chiedere la riapertura

Chiusa per l'emergenza sanitaria resta out. L'appello in una lettera aperta

Sono già 306 lei firme per chiedere la riapertura al pubblico della Biblioteca regionale di Messina.  L'iniziativa di un comitato spontaneo di cittadini che ha sottoscritto una lettera aperta affinchè la struttura chius per l’attuale emergenza sanitaria possa essere “restituita” alla città. Tra i firmatari tanti nomi rappresentativi della vita culturale e artistica della città, da Alba Crea a Matteo Allone, da Giuseppe Ruggeri a Giuseppe Ramires.

«La Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina non è solo una delle più antiche e prestigiose istituzioni siciliane, ma molto di più: è al centro della vita culturale della nostra città ed è un luogo privilegiato di studio e ricerca.

La frequentano alunni delle scuole primarie e secondarie (coinvolti in progetti specifici o con l’alternanza scuola-lavoro), studenti universitari, ricercatori, docenti, studiosi anche di nazioni diverse che vengono ad attingere ai suoi fondi preziosi, cultori di storia patria e lettori appassionati.

Il suo ricco patrimonio librario e manoscritto include vere rarità ed è un vanto per Messina e i suoi abitanti. Non solo agli specialisti ma a tutta la città è rivolta infatti la ricca offerta culturale della Biblioteca, che risponde sempre più alle richieste degli utenti.

Nei mesi passati la BRUM è stata chiusa al pubblico, come d’obbligo a causa della pandemia, restando però attiva col personale in smart working ed eventi sul web.

Ora che siamo in fase di ripresa e si riaprono i luoghi della cultura la BRUM resta purtroppo ancora inaccessibile agli studiosi, così come la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace” di Palermo e la Biblioteca Regionale Universitaria di Catania.

Da cittadini che hanno a cuore le proprie istituzioni, con questa lettera noi vogliamo tenere acceso l’interesse e l’amore verso la BRUM in quanto depositaria della nostra storia comunitaria.

Auspichiamo quindi che - in un clima di fattiva collaborazione tra le parti - possano essere al più presto rimossi tutti gli ostacoli alla sua riapertura.

Ci auguriamo anche che la BRUM venga messa in condizione di espletare al meglio i suoi compiti istituzionali, con orari d’apertura più prolungati e in una sede diversa da quella attuale, nell’interesse di una maggiore fruizione. Una sede non più dislocata su tre plessi ma capace di ospitare tutto il posseduto e le future acquisizioni, e con una centralità nel tessuto urbano.

Una nuova sede consona, come in passato, al suo secolare prestigio».

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