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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

Mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, sequestrati beni per 270mila euro

Il provvedimento nei confronti di un uomo arrestato nell'ambito dell'operazione Gotha. Gli accertamenti patrimoniali svolti dai carabinieri hanno consentito di documentare il patrimonio accumulato risulta sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati anche dai familiari

I carabinieri del ROS, con il supporto in fase esecutiva del comando Provinciale Carabinieri di Messina, hanno dato attuazione oggi ad un provvedimento di sequestro beni emesso dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di Salvatore Calcò Labruzzo, considerato appartenente alla famiglia mafiosa “barcellonese”, operante a Barcellona Pozzo di Gotto nonché sulla fascia tirrenica della Provincia di Messina.

Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale che hanno consentito di documentare come il proposto, arrestato il 16 giugno 2011 in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione “Gotha” condotta dai Carabinieri del ROS sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, avesse accumulato, nel tempo, un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari.

In particolare, ad esito del processo scaturito dall’operazione “Gotha” che aveva disarticolato il sodalizio mafioso dei Barcellonesi, Calcò Labruzzo è stato condannato alla pena dell’ergastolo nell’anno 2014 per associazione mafiosa, omicidi ed estorsioni con sentenza definitiva dalla Corte di Assise di Messina che ha consentito di inquadrare l’interessato nell'ambito di una sistematica ed organica partecipazione al sodalizio dei barcellonesi e, segnatamente, nella sotto cellula territoriale dei “mazzaroti”.

Il sequestro, finalizzato all’eventuale futura confisca dei beni, tutti intestati ai familiari del soggetto, ha riguardato un villino su più piani di oltre 200 mq e numerose particelle censite al Catasto terreni del Comune di Francavilla di Sicilia: per un valore complessivo stimato in oltre 270 mila euro.

Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo mafioso che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo nel Distretto di Messina sotto la direzione della locale Procura della Repubblica.

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