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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Mascherine e regole di accesso, cosa succede negli ospedali messinesi

Un'ordinanza del ministero della Salute detta le regole valide fino al prossimo 31 dicembre, direttive recepite dalla Regione che attraverso una circolare del Dasoe dà indicazioni operative alle aziende sanitarie

Mascherine obbligatorie e tamponi per i pazienti, ma sulle modalità d'ingresso per le visite la Regione lascia praticamente la discrezione alle direzioni sanitarie. Sono queste le nuove regole d'accesso negli ospedali stabilite da un'ordinanza del ministero della Salute (e valide fino al prossimo 31 dicembre) e recepite dalla Regione Siciliana che, attraverso una circolare del Dasoe (dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute), dà indicazioni operative alle aziende sanitarie della città per agevolarle nella gestione del rischio di contagi Covid. 

Nel documento ci sono prescrizioni precise legate non solo all'uso della mascherina, il cui obbligo è caduto ovunque eccetto che negli ospedali e nelle Rsa, ma anche all'utilizzo dei tamponi per l'accesso nei pronto soccorso, nei reparti di degenza e anche negli ambulatori pubblici e privati. 

Mascherina obbligatoria per medici, pazienti e parenti 

L'uso della mascherina FFP2 resta obbligatorio per tutti, dunque per medici, operatori sanitari, visitatori, utenti e pazienti in tutti i reparti di degenza, in tutti gli ambulatori o centri specialistici con pazienti fragili o immunodepressi e per chi presenta sintomatologia respiratoria all’interno delle sale d’attesa delle strutture sanitarie, pronto soccorso inclusi. L'obbligo vale anche per le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, tra cui quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, hospice, centri di riabilitazione e strutture residenziali per anziani.

Chi non deve indossare la mascherina 

Gli unici esentati dall'uso obbligatorio della mascherina sono i bambini al di sotto dei sei anni (e così era anche durante la pandemia) e per chi ha patologie o disabilità che siano incompatibili con il loro utilizzo. Stesso vale per chi deve comunicare con persone con disabilità, ad esempio sorde, per cui il dispositivo di protezione sarebbe d'ostacolo.

La mascherina è, invece, raccomandata per operatori, accompagnatori e utenti in tutte le sale d’attesa di reparti o pronto soccorso, anche in assenza di sintomatologia respiratoria. E, a discrezione del medico, anche in tutti gli ambulatori di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e in quelli delle strutture sanitarie per le quali non è già prevista l’obbligatorietà.

Tampone per chi accede al pronto soccorso o deve essere ricoverato 

Capitolo a parte meritano i tamponi. Restano infatti obbligatori solo per i pazienti che accedono al pronto soccorso o che devono essere ricoverati, anche in day hospital o day surgery (nel caso in cui presentino già sintomi respiratori o li sviluppino durante la permanenza) o che devono accedere a strutture ambulatoriali. Le direzioni sanitarie dei singoli ospedali possono estendere i test antigenici all’ingresso anche ai pazienti asintomatici. Lo stesso vale per i pazienti che devono essere trasferiti in altri reparti o strutture: in questo caso il tampone può essere effettuato anche in assenza di sintomi.

Regole d'accesso negli ospedali messinesi 

Diverso, però, il trattamento per i visitatori. Le indicazioni della circolare, basate sull’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, non dà indicazioni alle direzioni sanitarie per quanto riguarda le visite ai parenti. Sono le stesse aziende ospedaliere, infatti, che possono autonomamente adottare le proprie regole, stabilendo di volta in volta se più restrittive o meno. 

Policlinico universitario

Permane l'obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i reparti di degenza e negli ambulatori: l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie non è obbligatorio negli spazi ospedalieri al di fuori dei reparti di degenza e negli spazi comuni; permane l'obbligo di esecuzione del tampone diagnostico per Sars Cov 2 per i pazienti che accedono al Pronto soccorso. Non hanno l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo. Permane anche l'obbligo di tampone molecolare prima di ricovero. 

Neurolesi e Piemonte

Mascherine obbligatorie in ospedale, ambulatori e sale di attesa. FFP2 per reparti con pazienti fragili e in caso di presenza di paziente fragile in reparti di non pazienti fragili. Tampone per accesso al ricovero e al Pronto soccorso generale; tolto il tampone per i visitatori ma si va verso la regolamentazione dell'accesso contingentandolo per evitare affollamento nei reparti e un solo visitatore a paziente. 

Papardo

Obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie per utenti, dipendenti e visitatori. Non hanno l'obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni per i quali vige il divieto di ingresso nei reparti di degenza in qualità di visitatori; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina; le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non potere fare uso del dispositivo. In quest'ultimo caso solo per la stretta contingente necessità. 
Rimane obbligatoria l'esecuzione del tampone diagnostico per i pazienti al momento del ricovero mentre all'ingresso del Pronto soccorso solo in presenza di sintomi respiratori. Le competenze sugli orari di visita resta in capo ai responsabili delle Unità operative e non potrà comunque eccedere il limite complessivo giornaliero di 140 minuti.  

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