Dramma al pronto soccorso, si indaga sulle due ultime ore di vita del 79enne Giuseppe Venuto

Tra l'ingresso in pronto soccorso del 79enne Giuseppe Venuto e la sua morte sono passate poco più di due ore. Cosa è successo in quel ritaglio di tempo è ancora poco chiaro e dovrà essere la magistratura a chiarire i contorni della vicenda dopo l'esposto presentato dai familiari dell'uomo.

Dal canto suo, anche il Policlinico sta cercando di ricostruire passo dopo passo quanto accaduto due giorni fa tramite un'indagine interna.

Ale 19.40 di lunedì 28 ottobre l'anziano ha fatto il suo ingresso al pronto soccorso di viale Gazzi colpito da una emorragia tracheale. Il personale sanitario lo avrebbe immediatamente preso in cura trasferendolo nel reparto di Otorinolaringoiatria dove il medico di turno ha fermato l'ermorragia e stabilizzato le condizioni del paziente, in passato già sottoposto ad un intervento di tracheostomia.

Successivamente il 79enne è tornato al pronto soccorso per mancanza di posti letto dove sarebbero proseguiti gli accertamenti sanitari. Durante gli esami però le condizioni di Venuto si sono aggravate fino al decesso per arresto cardiocircolatorio intorno alle 22.

Da lì la reazione dei parenti dell'uomo che in preda allo sconforto avrebbero aggredito una dottoressa del pronto soccorso. Secondo una prima ricostruzione, il medico sarebbe stato afferrato per il collo  e soltanto l'intervento delle guardie giurate e della polizia avrebbe evitato conseguenze più gravi.

Non è escluso che la stessa dottoressa possa denunciare quanto subito alle autorità competenti.

Al momento, la salma di Giuseppe Venuto si trova all'obitorio del Policlinico a disposizione della magistratura per tutti i rilievi del caso. Non è escluso il ricorso all'esame autoptico, la morte infatti potrebbe avere un'origine diversa dalla patologia per la quale l'uomo aveva raggiunto il pronto soccorso.