È morto Gino Manca, il papà di Attilio: "Una vita alla ricerca di verità e giustizia"
Il padre del medico di Barcellona Pozzo di Gotto trovato morto nella sua casa di Viterbo aveva 89 anni. La moglie Angela: "Adesso sono in due a proteggermi e a darmi la forza di andare avanti"
È morto Gioacchino Manca, il papà di Attilio, il medico dell'ospedale di Belcolle trovato morto nella sua casa di Viterbo nel 2004 quando aveva 34 anni. Gioacchino Manca, per tutti Gino, aveva 89 anni e se ne è andato ieri pomeriggio, sabato 19 agosto, dopo una lunga malattia nella sua casa a Barcellona Pozzo di Gotto.
Docente di scuole superiori, per 20 anni ha lottato insieme alla moglie Angela e al figlio Gianluca per avere, come lui diceva sempre, "giustizia e verità" sulla morte di Attilio, di cui è sempre stato molto fiero e orgoglioso.
"Immagino che Attilio abbia accolto Gino - scrive la signora Angela -, tenendolo con gioia e amore in braccio. Adesso saranno in due a proteggermi e a darmi la forza di andare avanti. Il dolore è enorme, ma voi mi state facendo sentire il vostro affetto e la vostra vicinanza. Grazie di cuore a tutti".
Il figlio Gianluca lo ricorda come "un uomo, un marito, un padre alla ricerca di verità e giustizia". Se per la magistratura la morte di Attilio è stata una tragedia di droga, per la famiglia si è trattato di un omicidio di mafia avendo l'urologo negato le sue cure al boss di Cosa nostra Bernardo Provenzano quando era latitante.
"È morto un papà che ha sofferto molto - è il messaggio dell'Associazione nazionale amici di Attilio Manca -. Ha sofferto per la morte di un figlio. Ha sofferto per tutta una vita a lottare per restituire a quel figlio dignità e giustizia. Ha sofferto nel vedere gli occhi delle “istituzioni” prendersi gioco del suo strazio. Ha sofferto nel vedere parte, buona parte, della sua gente girarsi dall’altro lato. E ha sofferto sino alla fine inalando veleni dentro casa sua.
Gino è morto - continua l'Anaam -. La sua battaglia adesso passa ancora di più sulle nostre spalle e sulla nostra coscienza. È morto un papà e un marito affettuoso, premuroso, di altri tempi, caro con tutti coloro che hanno varcato la soglia di casa sua e con tutti gli amici che hanno lottato per Attilio. Un altro, l’ennesimo, fallimento istituzionale nei confronti di un papà.
Caro Gino - conclude l'Anaam -, vivrai sempre nei nostri cuori. Finalmente hai riabbracciato Attilio".
Domani mattina, lunedì 21 agosto, alle 10,30, i funerali nella basilica di San Sebastiano a Barcellona Pozzo di Gotto.
