Zio e nipote morti nello stesso modo a distanza di dieci anni, dolore per il tragico destino della famiglia Munafò
Il messaggio sui social per l’uomo precipitato da un ponteggio a Torregrotta. “Adesso sei insieme alla mia sorellina Alessandra. Fai ridere lei...come hai fatto ridere tutti noi sulla terra”
“Adesso che purtroppo sei insieme alla mia sorellina Alessandra. Fai ridere lei...come hai fatto ridere tutti noi sulla terra”.
E’ straziante il messaggio sui social per la morte di Tindarò Munafò, l’uomo volato giù da un ponteggio a Torregrotta mentre eseguiva lavori edili in un edificio privato. Una tragedia che ha fatto precipitare anche la famiglia in un dolore inconsolabile.
I familiari di Tindaro Munafò già nel 2013 avevano affrontato una tragedia simile quando la piccola Alessandra Renda Popolo, nipote di Tindaro, ha perso la vita a soli 9 anni cadendo da un lucernario. Oggi, Katia, sorella della piccola Alessandra, ricorda anche lei sperando possa trovare l’abbraccio dello zio Tindaro.
Ma è un dolore per tutto il comprensorio tirrenico dove la famiglia Munafò insieme al 54enne deceduto martedì scorso è stimata e conosciuta.
Parole di stima e vicinanza alla famiglia sui social anche dall’avvocato Antonella Pavasili: “Tindaro lo conoscevo da quando era piccolissimo. Lo ricordo quando lavorava in campagna, infaticabile, rapido, scattante. Mi ricordava un grilletto laborioso. Saltellava tra i solchi di terreno coltivato a patate con leggera allegria. Lavorava e sorrideva. Sorrideva sempre Tindaro. Sorrideva anche quando, forse, per tanti sarebbe stato impossibile. I suoi occhi brillavano della gioia di vivere. Lui sorrideva e viveva. Schivava ostacoli, scansava momenti difficili e sorrideva. E poi, se solo gli prestavi un’attenzione, ringraziava con un garbo e un’umiltà che mai dimenticherò“.
Sulla morte dell'operaio indagano i carabinieri di Milazzo.
