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Cronaca

Movida e cronaca nera, le proposte e i commenti dei commercianti del Centro

Il movimento dei tavolini e l'associazione di Anthony Greco dicono la loro dopo quanto avvenuto nell'ultimo finesettimana

Regole chiare e certe sulla gestione della movida per tutelare i gestori dei locali che rispettano le norme. Il movimento dei tavolini nella nota del portavoce Domenico Anna "Dissociandosi e nel condannare senza se e senza ma quanto accaduto la notte di sabato 6 giugno, è però costretto, ancora una volta, a stigmatizzare l'incomprensibile omologazione di chi ha scelto, incluse alcune associazioni di categoria, di parlare di "movida selvaggia" o cose simili. Lo ribadiamo, speriamo per l'ultima volta anche reputavamo la cosa davvero scontata e pacifica, che gli oltre trecento imprenditori del campo della ristorazione, "battezzati" movimento dei tavolini che hanno deciso di unirsi per gridare a gran voce il disagio e le difficoltà dovute alle conseguenze della pandemia, sono interessati esclusivamente a lavorare seguendo le regole. Se dunque verrà confermato che il responsabile di quanto accaduto sia un operatore allora è bene che lo stesso venga sanzionato così come prevede la legge. Ad ogni modo però non è accettabile che ogni qualvolta si verifichino inconvenienti legati in modo diretto o indiretto alla nostra attività si tenti di colpevolizzare o omologare il nostro comportamento che invece è basato sull'assoluto rispetto delle norme.
Ricordiamo che oggi la decisione di riaprire le nostre attività è frutto di un atto di coraggio per provare a restare in piedi nonostante le grandissime restrizioni e cercando in ogni modo di dare dei servizi alla collettività. Non si comprende dunque perché a tali oggettive difficoltà - conclude il movimento dei tavolini - si debba aggiungere un'immotivata azione finalizzata a denigrare e colpevolizzare la quasi totalità degli imprenditori che invece, come è possibile verificare da tutti, hanno un comportamento irreprensibile e fanno sempre il proprio dovere".

L'associazione Centro Storico con Anthony Greco scrive: "Riparte in maniera negativa una parte della “movida” messinese. A pochi giorni dalla completa riapertura con forti regole anticoronavirus da rispettare, si segnalano attività che hanno ripreso a "fare musica" senza permesso durante le ore notturne e a notte fonda, non rispettano le regole del cosiddetto “sbicchieramento” dettate del Comune, che non "vigilano" sugli assembramenti e che somministrano alcolici anche a minorenni. E per ultimo, è cronaca di questi giorni, il caso di una dodicenne ricoverata in ospedale a seguito di un malore provocato proprio dallo stato di forte ebrezza, dopo aver bevuto alcolici venduti da un locale del centro storico che poi è stato multato e chiuso. 《Da anni continuiamo a chiedere l'istituzione di un posto fisso di Polizia e a denunciare lo stato di degrado dovuto al moltiplicarsi di locali che anziché costituire un volano di intrattenimento sano, continuando ad infrangere leggi nazionali e regolamenti locali, diventano invece un pericolo per la sicurezza soprattutto dei nostri figli- dichiara Greco- non attendiamo di intervenire in maniera forte quando dovesse essere tardi. Si rendono necessari lavori urgenti al fine di tutelare gli utenti, i residenti ed i commercianti in regola con le disposizioni nazionali e locali ed essere più incisivi con chi non lo è. Probabilmente serve stabilire un orario di chiusura totale per tutti al fine anche di evitare che la massa di persone che gira anche oltre gli orari consoni, si sposti dai locali che rispettano gli orari, a quelli che invece non li rispettano". 

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