Il Ponte cambierà la navigazione nello Stretto, serve una nuova Authority per gestire il traffico durante e dopo i lavori

Il ponte sullo Stretto avrà un impatto sulle modalità di navigazione dello Stretto, durante e dopo i lavori. Si è partiti da qui ieri durante i lavori della commissione consiliare dedicata alla grande opera. Al tavolo, presieduto dal consigliere Giuseppe Trischitta, sono intervenuti l’ammiraglio Nunzio Martello, coordinatore del tavolo tecnico ministeriale per la sicurezza della navigazione nello Stretto e Cinzia Ingratoci, professoressa  di Diritto della Navigazione dell’Università di Messina.

Martello, durante l'audizione, ha sottolineato l'esigenza di adottare una visione diversa riguardo l'utilizzo dello Stretto e per questo è opportuno avere un'autorità chiamata a gestire tutte le procedure a partire da quelle legislative per giungere a una vera e propria area integrata. Considerando l'intenzione di utilizzare le navi anche per il trasporto dei materiali utili ai cantieri, servirà regolamentare il traffico marittimo già intenso tra le due sponde. Il primo passo potrebbe essere il rafforzamento del Vts (Vessel traffic service) che monitora tutte le rotte delle imbarcazioni che ogni giorno attraversano lo Stretto. La professoressa Ingratoci ha puntato i riflettori proprio sul lungo periodo transitorio che corrisponde agli otto anni necessari a completare l'opera. Al primo punto c'è ovviamente la sicurezza della navigazione che dovrà essere mantenuta garantendo tutti i flussi, anche internazionali, che al momento gravitano intorno a Messina e Reggio Calabria.