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Cronaca

Barbuzza al Parco dei Nebrodi e Mazzù all'Iacp, ma è polemica sulle nomine di Musumeci

Gli auguri del sindaco di Sant'Agata d Militello per l'incarico al commercialista dell’ufficio di gabinetto di Bernardette Grasso ma dal Pd parte l'attacco al presidente della Regione. Lupo: “La sua priorità è sfornare poltrone”

"Mentre la Sicilia è in piena emergenza sanitaria, sociale ed economica, Musumeci pensa a nominare i vertici di Iacp, Enti Parco e Consorzi Universitari: evidentemente la priorità del governo regionale non è difendere il lavoro dei siciliani o superare gli inaccettabili ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, ma sfornare poltrone di sottogoverno”. Non è andata giù a Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all'Ars, la grande tornata di nomine di sottogoverno decise dal governo Musumeci.

A Messina e Provincia, gli incarichi hanno riguardato il Parco dei Nebrodi che va Domenico Barbuzza (nella foto), commercialista, dell’ufficio di gabinetto di Bernardette Grasso nonchè consigliere di maggioranza di Sant'Agata di Militello e l'Iacp dove è stato nominato l’avvocato barcellonese Giovanni Mazzù, vicino a Forza Italia. Il nome di Mazzù, figlio di uno stimato docente di matematica, era circolato in primo anche come possibile candidato a sindaco di Barcellona al posto di Calabrò che avrebbe preferito invece la presidenza dell'Istituto autonomo case popolari.

Per Lupo "quella degli Iacp era una delle riforme promesse da Musumeci all’inizio del suo mandato, che oggi finisce nel cassetto insieme a tante altre annunciate e mai realizzate. Insomma, Musumeci batte cassa a Roma ma nel frattempo in Sicilia archivia le riforme e assegna incarichi a pioggia”. 

Barbuzza-2Anche sulla nomina al Parco dei Nebrodi il percorso è stato tortuoso negli anni. Già sulla nomina precedente di Giuseppe Antoci, Legambiente e Man Onlus avevano pesentato un ricorso al Tar contro la presidenza della Regione, la giunta regionale, l'assessorato regionale al Territorio e l'Ente Parco in cui si chiedeva l'annullamento. Gli avvocati Nicola Giudice e Antonella Bonanno nel 2013 avevano definito l'incarico “anomalo e irregolare” a cominciare dal fatto che l'assessorato non aveva proceduto prima “ad effettuare una preventiva ricognizione delle potenziali professionalità “interne” da destinare alla Presidenza del Parco né ad effettuare un atto di interpello rivolto alle molteplici personalità esterne alla Pubblica amministrazione appartenenti all’ambito scientifico, naturalistico ed ambientalistico siciliano (sia universitario che non), più verosimilmente “distinte” e note nel campo della salvaguardia ambientale”.

Secondo i ricorrenti, la scelta doveva essere effettuata fra persone che si erano distinte in modo particolare nella salvaguardia dell'ambiente, cosa che non si evinceva dal curriculum di Antoci con esperienze specifiche solo nel campo della gestione e organizzazione bancaria.

“Questo ricorso - dichiara oggi l'avvocato Giudice - è stato dichiarato perento. Vale a dire che dopo tanto tempo non c'era più interesse a proseguire”. 

Intanto la nomina di Domenico Barbuzza a presidente del Parco dei Nebrodi è salutata consoddisfazione dal sindaco di Sant'Agata di Militello Bruno Mancuso. “Si premia  la passione politica e le capacità professionali che egli ha saputo esprimere nel suo impegno per Sant’Agata ed il territorio dei Nebrodi - scrive il sindaco -  E’ anche il premio per una squadra, di cui mi onoro di far parte, che dimostra affiatamento e coesione. Sono certo che il presidente Barbuzza sarà all’altezza dell’impegnativo ruolo che è chiamato a ricoprire e, insieme ai sindaci dei Nebrodi, saprà creare le condizioni per un rilancio del Parco quale opportunità di crescita del territorio”.

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