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Cronaca Furci Siculo

La videochiamata con i familiari e poi la tragedia: la morte di Lorena ancora senza un perché

Continuano le indagini della procura in attesa dei risultati dell'autopsia. Antonio De Pace potrebbe essere sottoposto a perizia psichiatrica. Parla il legale della famiglia Quaranta. "Manca il movente. Dubito che il processo avvenga in tempi celeri"

Poche ore prima della tragedia Lorena Quaranta aveva salutato i suoi familiari in una videochiamata. Accanto a lei il suo fidanzato che nella notte del 31 marzo l'avrebbe uccisa, probabilmente in seguito a una lite.

Un omicidio che non ha ancora un movente e sul quale continua l'incessante lavoro degli inquirenti per cercare di ricostruire con esattezza cosa è avvenuto nell'appartamento di Furci Siculo.

VIDEO | "Ciao dottoressa": l'ultimo saluto a Lorena Quaranta tra lacrime e lenzuola bianche ai balconi

Tutto ruota attorno all'iniziale confessione di De Pace. Ai carabinieri, poco dopo la tragedia, il ragazzo ha ammesso di aver ucciso Lorena, strangolandola. Poi avrebbe tentato anche di suicidarsi tagliandosi le vene, riuscendo però ad infliggersi solo dei tagli superficiali.

Alla base rimane quella sola una sola "giustificazione", inusuale quanto agghiacciante: uno stato d'ansia che da giorni avrebbe tormentato il 27enne, provocato dalla paura di essere stato contagiato dal coronavirus insieme alla stessa Lorena. Solo questo ha finora dichiarato agli inquirenti, prima di chiudersi nel silenzio. De Pace, durante l'interrogatorio di garanzia dello scorso 2 aprile, non ha aperto bocca, rinunciando a dire perfino il suo nome davanti al gip Eugenio Fiorentino.

De Pace impassibile davanti al gip ma si dispera per l'autopsia

A parlare adesso è Giuseppe Barba, l'avvocato della famiglia Quaranta. Intervistato da Agrigento Notizie, il legale ha manifestato dubbi sulla possibilità di arrivare al processo in tempi brevi, sottolineando che le indagini sono ancora in una fase iniziale. I risultati dell'autopsia forniranno elementi utili agli investigatori. 

"L’ipotesi delittuosa primordiale - ha detto Barba -  è certamente quella di omicidio volontario, aggravato dall’avere commesso il fatto nei confronti di una persona convivente e spinto da motivi futili. E' questa la contestazione mossa dalla Procura di Messina. Si tratta di una incolpazione provvisoria che potrebbe meglio evolversi in base agli sviluppi investigativi. Bisognerà mettere a fuoco meglio le modalità con cui è stato commesso l'omicidio, persino l'orario in cui la povera Lorena è stata uccisa e le eventuali sevizie subite. Da tutto ciò ne deriva la contestazione delle aggravanti e l'eventuale pena che astrattamente si può infliggere e che arriva fino all'ergastolo".

Non si esclude il ricorso a una perizia psichiatrica nei confronti di De Pace che fino ad un giorno prima dell'omicidio aveva lavorato regolarmente come infermiere. 
"Le dichiarazioni di De Pace - ha spiegato l'avvocato della famiglia Quaranta -  sono connotate da freddezza e lucidità. Sino al giorno precedente ha svolto il delicatissimo ruolo di infermiere professionale con tanto di attestazione psico fisica da parte del medico competente. Da parte nostra ci affidiamo all'operato, serio e scrupoloso fin dall'inizio, degli inquirenti. In caso di vizio di mente, è notorio che si va incontro a una riduzione della pena qualora fosse parziale e, addirittura, all'assoluzione se fosse dimostrato che abbia agito in stato di totale incapacità di intendere e volere. Ribadisco, comunque, che si tratta di una valutazione del tutto teorica".

Nuovi spunti all'attività investigativa potrebbero arrivare dalle analisi di pc e cellulari appartenuti a Lorena e Antonio. Proprio per questo i tempi si annunciano tutt'altro che brevi.

"La Procura sta facendo ogni accertamento utile per la ricostruzione dei fatti, compreso l'esame di messaggi e traffico telefonico. Anche per questo, tornando ai possibili tempi che serviranno per arrivare al processo, dubito si possa restare nei 180 giorni che servono per chiedere il giudizio immediato e saltare, quindi, l'udienza preliminare". 
 


 

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