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Cronaca Centro / Via Croce Rossa

Open Fiber chiede scusa per il danno a Maregrosso ma segnala: “A Messina condutture a soli quattro centrimetri di profondità”

L'azienda che sta cablando si è imbattuta in una tubazione della rete idrica posizionata molto vicina alla sede stradale. L'appello: “Necessario condividere planimetrie sottoservizi per evitare altri problemi”

Arrivano le scuse di Open Fiber per il disagio causato stamani in via Croce Rossa, dove erano in corso i lavori per la realizzazione della rete di telecomunicazioni in fibra ottica.

Il macchinario utilizzato per gli scavi da una ditta che opera per conto di Open Fiber ha infatti intercettato una tubazione della rete idrica posizionata a soli 10 centimetri al di sotto della sede stradale. La segnalazione è stata immediatamente girata ad Amam. La Società ha provveduto alla riparazione, completando il lavoro intorno alle ore 13.

“Open Fiber - si legge in una nota della società - ha già attivato tutte le procedure necessarie all’accertamento delle responsabilità dell’accaduto, con l’invito rivolto alla direzione lavori di attuare i conseguenti provvedimenti contrattuali nei confronti delle ditte interessate. Come precisato più volte, i tagli dei sottoservizi rappresentano un dato reale, per quanto sgradevole, di fronte a un intervento così esteso come quello messo in campo da Open Fiber. Un altro dato reale è dettato dalla presenza di sottoservizi superficiali in quasi tutta la città di Messina: nelle scorse settimane sono state intercettate condutture al di sotto dei 4 centimetri di profondità, mentre in un caso la tubazione è stata danneggiata addirittura a valle delle operazioni di ripristino a causa delle vibrazioni del macchinario. Diventa dunque fondamentale - spieha l'azienda - al fine di ridurre i disagi, avere evidenza delle infrastrutture presenti nel sottosuolo cittadino. Le tubazioni superficiali, come ben sanno quanti lavorano nel campo delle opere civili interrate, diventano difficilmente rintracciabili dagli strumenti di rilevazione solitamente utilizzati come il georadar: una sorta di cono d’ombra impedisce infatti agli operatori una corretta lettura della situazione al di sotto della sede stradale. A tal proposito, già in passato OF ha fatto presente ad Amam la necessità di condividere le planimetrie della rete idrica cittadina al fine di sovrapporle con il progetto di infrastrutturazione in corso sulla città.

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