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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Patti

Trasferimenti e servizi depotenziati: "Così il Parco di Tindari rischia di chiudere"

L'allarme lanciato dai sindacati Cgil Fp, Cobas Codir, Sadirs e Siad Csa. Chiesta la revoca del provvedimento

Trasferimento illogici che depotenziano alcuni siti del Parco archeologico di Tindari e i sindacati insorgono minacciando azioni di protesta. In una nota di Cgil Fp, Cobas Codir, Sadirs e Siad Csa chiedono alla dirigente del Parco di revocare il provvedimento con cui ha disposto il trasferimento di quattro dipendenti dal sito di Terme Vigliatore al sito di Patti, “dove non vi era alcuna necessità di ulteriori dipendenti”.

 Secondo i sindacati, nella lettera a firma di Salvo Lipari e Rosa Raffa della Fp Cgil, Michele D'Amico e Simone Romano del Cobas-Codir, Peppino Salerno e Sara Messina del Sadirs e Gaspare Di Pasquale, Luca Crimi del Siad,  “la dirigente ha messo in atto un comportamento poco lineare, visto che un mese fa in una riunione con i sindacati erano state trovare delle soluzioni condivise. Il provvedimento della dirigente Anna Maria Piccione - spiegano le organizzazioni dei lavoratori - causa un depotenziamento del sito di Terme Vigliatore dove con sole sette unità rimaste non si potrà garantire l’apertura giornaliera in h12 e quella nelle domeniche e nei festivi prevista in estate”.
 I sindacati temono inoltre che la dirigente voglia “rievocare il servizio di custodia presso l’antiquarium di Capo D’Orlando e destinare verso altri compiti le unità preposte. Una strategia che tende a smantellare i siti considerati minori che invece andrebbero potenziati e valorizzati perchè ricadono in zone ad alta densità turistica. Siamo pronti a ricorrere a tutte le forme di protesta previste dalla legge per tutelare il personale”.

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