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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, dal 118 gestite oltre 20mila richieste: "Ma la città si è dimenticata di noi"

Il 2 giugno dedicato a medici e infermieri, ma non agli operatori che lavorano sulle ambulanze. La nota di disappunto: "Abbiamo affrontato l'emergenza anche noi, ma non siamo stati neanche menzionati"

Insieme a medici e infermieri sono stati il simbolo dell'emergenza coronavirus, ma lo scorso 2 giugno, durante la cerimonia per la festa della Repubblica dedicata proprio a chi lavora in ospedale, nessuno si è ricordato degli operatori del 118.

Una dimenticanza che ha rammaricato Domenico Runci, direttore delle centrale operativa del 118 di Messina. "In piazza Unione Europea c'erano i sanitari di Policlinico, Asp, Papardo e i volontari. A loro sono andati i ringraziamenti delle autorità presenti e dei cittadini messinesi. Ma anche il nostro personale delle centrale operativa, i medici di Emergenza Sanitaria, gli anestesisti-rianimatori dell'elisoccorso, gli autisti, gli infermieri e le squadre Seus, hanno affrontato la pandemia correndo ogni rischio per assistere i pazienti Covid a domicilio o trasportandoli in ospedale. Eppure nessuno di noi è stato invitato e neanche menzionato in quest'importante ricorrenza".

L'impegno del personale 118 è stato notevole. In città, dall'inizio dell'emergenza coronavirus, la centrale operativa ha gestito oltre 20mila richieste, raccogliendo 24 ore su 24 le paure e le sofferenze dei messinesi. Un'attività gestita tra carenze d'organico e mezzi all'avanguardia come le barelle di biocontenimento. E proprio ieri il personale del 118 è stato impegnato in due esercitazioni negli ospedali Policlinico e Papardo ed una terza verrà organizzata al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto.

"La centrale operativa di Messina, in tutte le sue componenti - conclude Runci - ringrazia tutto il personale 118 che ha affrontato con professionalità e coraggio Il Covid19".

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