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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ponte, dopo l'idea della pista ciclabile spuntano i numeri sui treni: "Stop a 200mila tonnellate di CO2"

A raccontare i numeri della mega opera è l'ad della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in una intervista del 'Sole24Ore'. " il tasso di ritorno, cioè il rendimento ottenuto rispetto all’investimento, è pari al 4,5%"

Monumentale opera e monumentali numeri. L’amministratore delegato di Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, si lancia in nuovi roboanti annunci dopo le contestazioni mosse in conferenza stampa a Messina Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra.

Intervistato dal “Sole 24Ore”, ha commentato il progetto precisando che “prima di criticarlo bisognerebbe conoscerlo”. Una dichiarazione che è sembrata stonata agli oppositori della mega opera che proprio il progetto definitivo hanno chiesto inutilmente di vedere. Solo nei giorni scorsi è stato inoltrato il link con i dettagli anche al Wwf che ne aveva fatto richiesta.

Ora, il numero uno della società che aveva anche annunciato la possibilità di realizzare sul ponte perfino la pista ciclabile, ha dato nuovi numeri.

"Sessanta coppie di treni al giorno dai 3-4 del 2022, taglio di 200mila tonnellate di Co2 che diventeranno 700mila con la 'sforbiciata' delle navi di medio e lungo raggio e degli aerei – spiega al Sole24Ore - E un aumento totale già nel 2032, primo anno di attività del ponte del 31,6% del trasporto su ferrovia, passeggeri e merci".

Secondo l'ad, "l'analisi sviluppata sulla base delle linee guida del Mit e dei parametri europei evidenzia un valore attuale netto al 2032 di 3,9 miliardi come differenza tra i benefici e il costo per il periodo dal 2032 anno di apertura del collegamento, al 2061 quando cioè terminerà la concessione. Mentre il tasso di ritorno, cioè il rendimento ottenuto rispetto all’investimento, è pari al 4,5% contro lo standard Ue del 3% e già considerato un buon tasso. Questa analisi tiene conto da un lato dell’investimento di 13,5 miliardi per il progetto Ponte e dall’altro dei benefici per il risparmio di tempo e della riduzione di Co2 ottenuti con l’apertura del collegamento".

Nel dettaglio, continua Ciucci, il traffico aumenterà e la previsione è quella di "60 coppie di treni al giorno contro le 3-4 di oggi. E lo spostamento modale sulla ferrovia: dal 3,2% di passeggeri nel 2022 al 27,1% nel 2032 che per le merci passa dal 2,7% al 10,4 per cento". Inoltre, secondo le valutazioni sull'impatto ambientale, spiega l'ad, i numeri certificati dall’Emsa" indicano "un taglio di 200mila tonnellate di Co2 grazie alla cancellazione di 526.000 miglia nautiche sul breve raggio. Nel 2032 con il trasferimento sul ferro anche delle navi di lungo raggio e della modalità aerea prevediamo un abbattimento di 700mila tonnellate annue che al 2061 saranno pari a 10 milioni al netto delle emissioni in fase di cantiere". Quanto al fronte dell’occupazione "le stime sono calcolate in unità di lavoro annue: ne abbiamo previste 4.300 l’anno con punte di 7mila sul cantiere che in sette anni fanno 32mila unità. Per l’indotto il totale è di 90mila addetti in 7 anni".

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