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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Ponte, Wwf minaccia azioni giudiziarie sulla Via: Salvini fissa la data del primo treno sul megaviadotto

L'associazione parla di inibizione alla procedura di valutazione d'impatto ambientale. Il ministro alle Infrastrutture segna l'anno 2032 per il passaggio ferroviario sul collegamento stabile. Schifani contro chi ostacola il progetto

Wwf annuncia azioni giudiziarie sulla procedura di valutazione d'impatto ambientale legata alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. "Lo scopo dell'apertura della procedura di Via sul ponte sullo Stretto di Messina è "inibire la partecipazione del pubblico interessato, condizionare l’iter autorizzativo, forzare la mano ai Comuni per dare l’ok a una maxiopera a elevatissimo impatto economico, sociale e ambientale, che ancora manca di analisi essenziali" - è il commento dell'associazione ambientalista che sttolinea di aver costituito, insieme ad altre organizzazioni ambientaliste (Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu) e comitati (Invece del Ponte) un gruppo di lavoro di oltre 40 esperti per inviare le proprie osservazioni sul progetto sottoposto a Via.

"È inaccettabile che si pongano dei limiti alla partecipazione del pubblico alla Via su un'opera dagli impatti così devastanti per l'ambiente e le tasche dei cittadini; il costo stimato del Ponte varia dagli 11,6 ai 14,6 miliardi di euro. Per questa ragione siamo pronti ad adire tutte le sedi, anche quelle giudiziarie" - conclude il Wwf. 

Intanto il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini nel tour "L'Italia dei sì a Padova" ha dichiarato che: "Entro il 2032, come per il tunnel del Brennero, anche tra Reggio Calabria e Palermo passerà il primo treno sul Ponte sullo Stretto di Messina. Un'opera che porterà alcuni miliardi di euro di valore aggiunto a tutto il Paese, anche in Lombardia e Veneto che saranno tra le regioni che ne guadagneranno di più". 

Da Agrigento il presidente della Regione Renato Schifani è tornato anche lui a rispondere sulla megainfrastruttura: "Il Ponte sullo Stretto nasce per volontà di Berlusconi. Adesso la realtà è favorevole: il Governo Maloni lo vuole, due regioni Sicilia e Calabria lo vogliono, ci confrontiamo, lavoriamo. Mettere in dubbio l'affidabilità di studi scientifici sul Ponte mi ha portato a dire che la Sicilia è pronta a costituirsi parte civile nei confronti di tutti coloro mettono in discussione la realizzabilità del Ponte. E'un fatto politico, c'è chi lavora per la crescita, chi per la decrescita".  "Il Ponte aiuta la crescita, l'economia, investimenti. Con Salvini abbiamo firmato un protocollo per formare e far lavorare i giovani. Lo incontrerò di nuovo per fare il punto - ha spiegato il governatore - . Se non cresce il Sud non cresce il  resto del Paese: il ponte è occasione per la crescita del Pil nazionale". Schifani ha preso parte oggi all’evento “Una finestra sul territorio”, al museo archeologico di Agrigento Pietro Griffo”, dedicato ai 79 anni del quotidiano La Sicilia.

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