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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ampliamento del porto di Tremestieri, la cessione del ramo d'azienda della Nuova Coedmar in corso

L'Autorità portuale attende dal Comune nei prossimi mesi conferme sull'accordo transattivo per far riprendere i lavori fermi da un anno. Persi invece i fondi del Pnrr per il deposito Gnl a Pistunina

La decisione è attesa nei prossimi mesi, sicuramente entro agosto. La Nuova Coedmar, l'azienda che da un anno circa ha fermato i cantieri per l'ampliamento del porto di Tremestieri, ha in programma la cessione del ramo di azienda che consentirà al Comune di poter chiudere l'accordo transattivo con la ditta di Chioggia vincitrice dell'appalto e che per ragioni economiche non è riuscita a portare avanti lasciando nel limbo l'opera. "Noi siamo attori secondari rispetto al Comune di questa vicenda - afferma il presidente dell'Autorità portuale Mario Mega - sappiamo di una riunione che si è tenuta nei giorni scorsi dove le procedure per la cessione ci riferiscono sono in corso e dunque da quanto è di nostra conoscenza l'iter per la cessione del ramo di azienda si sta eseguendo". La Nuova Coedmar aveva pure inibito per via giudiziaria l'amministrazione comunale dalla risoluzione del contratto d'appalto. 

La Nuova Co.Ed.Mar nel 2017 aveva stipulato con il Comune, allora retto dalla giunta Accorinti, l'appalto per i lavori di realizzazione della piattaforma logistica intermodale di Tremestieri. Nell'agosto 2022, per via dei ritardi nell'esecuzione delle opere, il Comune aveva dichiarato la decadenza dell'anticipazione contrattuale del 30% nei confronti della società e su questo la Nuova Co.Ed.Mar aveva proposto ricorsi ex 700 e 669 bis.

Se la cessione andrà a buon fine l'altro capitolo sarà l'aggiornamento economico dell'appalto che per l'aumento dei prezzi dovrà necessariamente vedere impegnato il Comune a reperire nuovi fondi.

Negli ultimi giorni si è parlato anche di un possibile collegamento dei lavori alle opere connesse al Ponte sullo Stretto: "Non sappiamo nulla su questo fronte - risponde lapidario Mega - sui fondi legati al Pnrr l'autorità portuale ha ricevuto cinquanta milioni di euro che concretizzeremo con l'elettrificazione delle banchine portuali di Reggio Calabria, Messina e Milazzo e la sistemazione strutturale delle banchine di Reggio e Villa San Giovanni, non saranno utilizzati invece i fondi previsti per la chiusura della procedura legata al progetto del deposito Gnl a Pistunina". Il deposito di Gnl doveva essere un grande distributore di carburanti con dei serbatoi dove il Gnl sarebbe arrivato allo stato liquido, conservato sempre allo stato liquido per essere poi distribuito, sempre allo stadio liquido, con piccole navi o con autocisterne per l’alimentazione di navi e mezzi pesanti che hanno motori che vengono alimentati direttamente con quel carburante liquido senza necessità di preventiva trasformazione in gas aeriforme. 

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