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Cinque direzioni mediche di presidio declassate, i sindacati a Razza: “Si rischia la paralisi”

Uil Fpl, Cgil Meedici e Fvm scrivono l'assessore alla Sanità e all'Anticorruzione sui rischi di paralisi organizzativa negli ospedali. A rischio Barcellona Pozzo di Gotto, Lipari, Mistretta, Patti e Sant'Agata di Militello

Cinque direzioni mediche di presidio declassate. Sono quelle di Barcellona Pozzo di Gotto, Lipari, Mistretta, Patti e Sant'Agata di Militello. Non ci stanno i sindacalisti della Uil Fpl, Cgil Meedici e Fvm, la Federazione veterinari, medici e dirigenti sanitari.

Lo scrivono a chiare lettere in un dettagliato documento all'assessore alla Salute, Ruggero Razza ma anche al presidente della sesta commissione regionale alla Sanità nonchè al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione  e al direttore generale dell'Asp.

Sott'accusa il decreto amministrativo dell'11 gennaio 2019 n.22 che ha declassato le direzioni mediche di presidio ospedaliero da Unità ospedaliera complessa a semplice e Semplici dipartimentali “con un considerevole aumento della spesa economica per le Aziende Sanitarie Siciliane - scrivono Cortese, Di Carlo e Macrì - ma soprattutto in pieno spregio di leggi nazionali e nell’assoluta inerzia di chi, in assessorato, è preposto al controllo e al rispetto delle vigenti normative.  Altro che risparmio per il sistema sanitario regionale!”.

Secondo i sindacalisti, il declassamento comporta che il dirigente medico responsabile delle funzioni igienico-organizzative non essendo più direttore di unità ospedaliera complessa non ha più titolo per poter gestire il budget economico del presidio ospedaliero.

“L’Asp di Messina è un’Azienda sanitaria con più presidi ospedalieri ovvero è pluripresidio - scrivono Uil Fpl, Cgil Meedici e Fvm - L’attuale Direttore Sanitario dell’Asp di Messina non è responsabile delle funzioni “igienico‑organizzative” in quanto privo dei previsti requisiti per l’accesso alla dirigenza di secondo livello di cui al DPR 484/1997, comportando che tale soggetto non può assommare sia i requisiti per l’incarico di direttore sanitario, che quelli di direttore medico di presidio ospedaliero”.

I sindacalisti chiedono dunque un intervento urgente al fine di correggere l’illegittimo declassamento delle direzioni mediche di Presidio Ospedaliero dell’Asp di Messina e più in generale nelle Asp siciliane e  “di intervenire presso la direzione generale dell’Asp di Messina al fine di scongiurare violazioni di legge nell’applicare il D.A. 22/2019, in quanto il declassamento creerà anche un “vuoto” gerarchico/funzionale ma soprattutto organizzativo le cui refluenze legali possono essere devastanti per gli operatori sanitari”.

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