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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Oltre 800 navi e 500mila passeggeri sbarcati a Messina, la polizia di frontiera dà i numeri di fine anno

Il report delle attività di controllo nelle aree portuali. Notevole incremento del traffico crocieristico: 149mila arrivi in più tra turisti ed equipaggio

La polizia di Frontiera in servizio al porto di Messina, diretto dal commissario capo Stefania Montò, stila resoconto annuale delle attività svolte nell’ambito portuale della città dello Stretto.

Nel corso del 2023 sono approdate a Messina 197 navi da crociera appartenenti alle più importanti compagnie di navigazione internazionali e 694 navi da diporto. Sono stati complessivamente sottoposti a controllo 508.305 passeggeri dei quali 14.400 circa provenienti da paesi extra-Schengen.

Anche alla luce dei vari scenari di crisi internazionali, sono stati effettuati accuratissimi controlli di sicurezza nelle fasi di imbarco dei passeggeri presso i terminal, oltre ai conseguenti controlli di frontiera e di polizia sui croceristi e sui 197.574 membri di equipaggio. In totale, sono stati rilasciati 140 visti.

Confermata l’importanza e l’interesse che di anno in anno le varie compagnie di crociera rivelano verso Messina, considerando che rispetto al 2022 si è riscontrato un incremento di circa 149.000 unità fra passeggeri e crew.

Nel quadro delle attività di prevenzione, gli stessi specialisti della polizia di Frontiera messinese hanno svolto servizi di vigilanza ai margini dell’ambito portuale a favore dei numerosissimi croceristi, che hanno voluto intraprendere escursioni turistiche in città ed in provincia, in stretto coordinamento con gli equipaggi della Questura di Messina e delle altre forze di polizia.

Rispondendo alle indicazioni di coordinamento della Direzione, la 7ª Zona di polizia di Frontiera per la Sicilia, l’Ufficio di Messina anche quest’anno ha egregiamente partecipato alle attività svolte all’aeroporto internazionale di Catania e presso lo scalo marittimo di Palermo, integrando con proprio personale i dispositivi di 1ª e 2ª linea di frontiera realizzati nei momenti di maggiore impegno, determinatisi in conseguenza dell’intensificazione dei flussi turistici legati alla trascorsa stagione estiva.

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