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Giovedì, 28 Marzo 2024

Fondo de Pasquale tra amianto, topi e rifiuti aspettando il risanamento: la denuncia di Zuccarello al fianco degli abitanti

A Palazzo Zanca parte l'appello per risanare l'area che da vent'anni aspetta di essere strappata al degrado. Nel frattempo lievitano le cifre stanziate nel 2006 per la costruzione degli alloggi

Otto milioni di euro stanziati dalla giunta nel 2006 per sessanta alloggi da realizzare a Fondo De Pasquale, l'area del viale Giostra, abbandonata da circa vent'anni e diventata simbolo del Risanamento sempre promesso e mai attuato. Una cifra lievitata negli anni per aggiornare i prezzi. Risultato: ancora oggi non si capisce cosa si vuole fare per restituire dignità e decoro in quest'area nel frattempo trasferita all'Arisme, anche perchè negli anni al progetto di costruzione alloggi si sono susseguite anche altre proposte. Nel frattempo un'opera che poteva essere realizzate nel 2008  è oggi una bomba ad orologeria fra amianto, rifiuti e abbandono. 

Fondo De Pasquale, una ferita aperta nel cuore della città

Se n'è parlato all'incontro organizzato dall'ex consigliere comunale Santi Zuccarello che ha snocciolato dati e immagini, lanciando un appello a nome di tutta la comunità che vive vicino a Fondo de Pasquale anche perchè oggi, se si vuole realizzare il progetto originario è necessaria una ulteriore richiesta alla Regione. “Ieri otto milioni di euro, oggi probabilmente costerà 16 milioni di euro - ha detto Zuccarello -  praticamente il doppio. Quindi adesso è opportuno sapere, senza se e senza ma, per usare una espressione cara al sindaco di Messina, che cosa si vuole fare a Fondo De Pasquale perchè la popolazione non può più aspettare.

Accanto a Zuccarello anche il parrocco della chiesa di San Matteo a Villa Lina e una rappresentanza di cittadini che in virtù di questo mancato risanamento dell'area, tutti i giorni pagano lo scotto. Il teatro della chiesa, ad esempio, a causa dell'amianto non può avere l'agibilità: chi entra al seminario lo deve fare passando attraverso rifiuti, amianto ed erbacce.

Fra gli interventi anche chi ha denunciato le difficoltà ad abitare nella zona definita “giungla” anche per la presenza di topi e perfino serpenti che tanti si sarebbero ritrovati anche in casa.

Santi Daniele Zuccarello risanamento-2

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