Scene da Suburra al M'ama, gruppi di ragazzi si scontrano nella notte
Testimoni raccontano di aver visto due gruppi di ragazzi scontrarsi e sangue anche nel bagno. Sul posto carabinieri e polizia ma prima delle tre tutto è tornato alla normalità
Qualcosa è successo stanotte al M'ama. Qualcosa che è finita anche col sangue ma sono tutti abbottonati, compresi quelli che hanno assistito alla scena e sono riusciti miracolosamente a fuggire via.
Una lite per motivi banali scoppiata all'interno del locale ha rischiato di avere conseguenze gravissime. Mezzo minuto ma ne scaturisce una aggressione particolarmente violenta con scene di panico e terrore. Di certo si sa che nella notte due gruppi di ragazzi si sono scontrati. Alcuni testimoni raccontano di aver visto gente insanguinata, urla e botte, e hanno tentato di fuggire via.
Sembra anche che l'ingresso del lido di Grotte, sia stato chiuso o per non fare vedere all'esterno quello che succedeva - mentre si aveva già contezza dell'arrivo di un gruppo d'appoggio in soccorso ai perdenti - o forse per aspettare l'arrivo di carabinieri e polizia evitando che qualcuno degli aggressori fuggisse.
Sul posto nel giro di pochi minuti sono intervenute infatti le pattuglie sia della polizia che dei carabinieri, sei in tutto le volanti, e già alle tre la situazione era tornata alla normalità ma - secondo le testimonianze della gente che ha vissuto la drammatica esperienza - qualcuno ha rischiato di rimetterci le penne.
Appena due mesi fa sono stati condannati a 14 anni di reclusione in appello Alessandro Cutè e Gianfranco Aloisi, i due giovani responsabili della sparatoria al lido-discoteca M'Ama di Grotte, in cui rimase gravemente ferita una trentaquattrenne di Briga Marina, adesso fuori pericolo di vita. I giudici d'appello hanno confermato l'accusa di tentato omicidio. Era la notte del 22 luglio 2017.