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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Dai fondali dello Stretto affiora un'antica àncora, spettacolare ritrovamento dei carabinieri subacquei

Il nuovo gioiello a 154 metri di profondità, avvalora l’ipotesi del relitto nella acque antistanti il lungomare Falcomatà. Le azioni a tutela dei beni culturali sommersi del Mibact

Una spettacolare ancora rinvenuta ieri dai carabinieri del nucleo subacqueo di Messina al lavoro nelle acque dello Stretto.

E’ il nuovo gioiello affiorato dai fondali a 154 metri di profondità. Un ritrovamento che avvalora l’ipotesi del relitto nella acque antistanti il lungomare Falcomatà e racconta i fasti dei porti di Reggio Calabria e Messina.

La situazione di emergenza che ha messo in stand by tante attività non ha fermato le azioni di tutela del patrimonio culturale da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Il segretariato regionale del Mibact per la Calabria, rappresentato dal direttore Salvatore Patamia, d’intesa con la Soprintendenza di Reggio e la provincia di Vibo Valentia, hanno infatti potenziato le azioni a tutela dei beni culturali sommersi attraverso la prevenzione e il contrasto a possibili fenomeni di danneggiamento e trafugamento del patrimonio culturale sommerso.

L’obiettivo è stato raggiunto grazie anche alla collaborazione dell’Arma dei carabinieri. In questi giorni è in corso la prima campagna di prospezioni subacquee dei fondali antistanti il lungomare di Reggio Calabria.

Le attività operative, col supporto dei carabinieri subacquei di Messina (motovedetta e aliquota subacquei) e dalla sezione addestramento dei centro carabinieri subacquei di Genova (operatori specializzati Rov e Side Scan Sonar), consistono nella prospezione strumentale dei fondali – fino a 300 metri di profondità) – con Side can Sonar, relativa verifica dei target di interesse mediante l’ausilio dei rov e nella successiva verifica visiva, alle profondità consentite, da parte dell’Aliquota Subacquei Messina e del funzionario archeologo subacqueo.

Le operazioni sono condotte sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo subascqueo, Alessandra Ghelli, del maresciallo capo Domencio de Giorgio (comandante del nucleo carabinieri subacque di Messina), e dal luogotenente Duilio Lenzini (comandante della sezione addestramento centro subacquei di Genova e responsabile del team operatori Rov).

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