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Cronaca

Cittadinanza onoraria al direttore dell'Asp La Paglia? “Siamo sbalorditi”

La decisione del Comune di Acquedolci contestata dalla Uil e dal comitato "No alla chiusura del Punto Nascita”. Le ragioni del dissenso

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

“Si rimane sbalorditi nell’apprendere che la Giunta Comunale di Acquedolci ha deliberato la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al dottore Paolo La Paglia, direttore generale dell’Asp di Messina, proprio nei giorni in cui migliaia di cittadini affollano i banchetti organizzati dalla Uil e dal Comitato “No alla chiusura del Punto Nascita” per apporre la firma ed esprimere la propria indignazione per la sospensione dell’attività del Punto Nascita dell’ospedale di S. Agata Militello”.

Lo scrivono in una nota stampa il presidente del Comitato “No alla chiusura del Punto Nascita”, Antonio Mario Russo, Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl Messina e Mario Salvatore Macrì, coordinatore provinciale Area Medica Uil Fpl Messina.                                   

“Ricordiamo che meno di due mesi fa, il direttore generale dell’Asp ha condiviso la decisione del direttore medico dell’ospedale di sospendere l’attività per carenza di requisiti strutturali e di sicurezza; tale valutazione è stata smentita dal commissario ad acta, ngelo Pellicanò - nominato dall’assessore regionale della salute, Ruggero Razza, così esautorando il direttore generale - che ha dichiarato l’insussistenza di problemi strutturali e di sicurezza bensì di organizzazione ed, in particolare, la carenza di medici che impedisce la piena funzionalità del Punto Nascita; cioè di problematiche che attengono al manager aziendale e che, evidentemente prima da commissario e poi da direttore generale non è stato in grado di affrontare, neanche dopo le sollecitazioni dell’assessore che aveva assicurato ad una delegazione del M5S che avrebbe dato disposizioni all’Asp di trovare le professionalità necessarie per la riapertura. Ci auguriamo che l’intero consiglio comunale di Acquedolci, cui spetta la decisione finale, abbia un sussulto di dignità e di orgoglio e respinga la proposta che, se approvata, rappresenterebbe uno schiaffo ed una vergogna per le popolazioni dei Nebrodi ed, in particolare, per le donne costrette a partorire in altri ospedali, che sottoscrivendo la petizione popolare chiedono servizi più efficienti, Purtroppo, ai cittadini sfuggono i grandi meriti del dottore La Paglia e le occasioni in cui “ha dimostrato di avere a cuore le sorti dell’ospedale di S. Agata Militello” mentre hanno presente i disagi a cui devono sottoporsi le partorienti e le loro famiglie per recarsi in altri ospedali, e percepiscono in maniera inequivoca la volontà di smantellare il presidio ospedaliero con la chiusura del Punto Nascita e la mancata attivazione di unità operative, pur previste nel decreto di rimodulazione della rete ospedaliera quali l’Utic, la Neurologia e la Lungodegenza che l’atto aziendale subordina alla disponibilità di risorse finanziarie e la cui attivazione, pertanto, appare abbastanza problematica. Conferire la cittadinanza onoraria al manager della sanità messinese che sta operando per ridimensionare i servizi sanitari nel territorio dei Nebrodi, da parte di un comune ricadente nel medesimo territorio, non solo fa indignare ma spinge alla ribellione. E’ assolutamente imbarazzante l’iperattivismo del dott. Salvatore Oriti, vice sindaco e medico del presidio di S.Agata Militello, inziato l’indomani della sospensione dell’attività del Punto Nascita con la proposta di conferire la cittadinanza onoraria al dottor La Paglia e fa sorgere molti sospetti sui reali obiettivi anche perché nessun cittadino, compresi quelli di Acquedolci che numerosi hanno sottoscritto la petizione, ha percepito i grandi meriti di La Paglia per cui attendiamo che il sindaco della cittadina voglia illuminarci sulle motivazioni che l’hanno spinto a tale decisione e, soprattutto, sull’operato del direttore generale in ordine all’adozione di ‘provvedimenti concreti in linea con i fabbisogni del territorio’. A che pro e per quali meriti, quindi, la cittadinanza onoraria. Infine, chiediamo che venga resa pubblica la relazione conclusiva del commissario ad acta e le relative proposte sul Punto Nascita. La Uil ed il Comitato continueranno la battaglia a difesa del Punto Nascita per garantire la salvezza della vita delle gravide e dei nascituri”.

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