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Cronaca Centro / Via Tommaso Cannizzaro

Il Sacco di Fiumedinisi non c'è stato, De Luca assolto anche in Appello

All'ora di pranzo il verdetto che scagiona il primo cittadino dalle accuse sull'espansione edilizia e la riqualificazione della cittadina collinare, il procuratore generale Costabile ha rinunciato alla replica dopo l'arringa difensiva

Il sindaco Cateno De Luca assolto anche in secondo grado dalle accuse di abuso di ufficio e falso sull'espansione edilizia a Fiumedinisi“

Questo il verdetto della corte d'appello  arrivato alle 13.20 dopo un'intensa mattinata di attesa.  De Luca, in completo blu, ha atteso in silenzio, stringendo tra le mani un rosario. Al suo fianco il legale Tommaso Micalizzi e alcuni familiari.  La decisione del giudice Maria Tindara Celi che ha giudicato inammissibile il ricorso della Procura contro l'assoluzione in primo grado nel novembre 2017 dalle accuse di abuso d'ufficio e falso sull'espansione edilizia mentre la tentata concussione era caduta in prescrizione. 

Assoluzione e prescrizione erano stati accolti dai festeggiamenti dei sostenitori del sindaco che si erano raccolti a Palazzo Piacentini in attesa del pronunciamento di Samperi. Stamane il procuratore generale Adriana Costabile ha rinunciato alla replica dopo l'arringa difensiva di quattro ore tenuta dall'avvocato Carlo Taormina, oggi assente, lo scorso luglio. Ultima tappa di una vicenda giudiziaria iniziata nel 2011. 

Il sindaco tra le lacrime: “Nove anni di calvario” | VIDEO

In Primo grado l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Liliana Todaro, aveva chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per Cateno De Luca, 4 anni per il fratello Tindaro, 2 anni per il funzionario comunale di Fiumedinisi, Pietro D’Anna, un anno e 7 mesi per Gregorio Natale Coppolino, 1 anno e 4 mesi per il vice sindaco Grazia Rasconà, 1 anno e 2 mesi per Giuseppe Bertino, Paolo Crocè, Carmelo Crocetta, Giuseppe Giardina, Antonino Cascio e Salvatore Piccolo.

Lo scorso aprile si è giunti in Appello con la richiesta del procuratore generale Adriana Costabile di quattro anni e quattro mesi per l'allora sindaco di Fiumedinisi; per il fratello Tindaro De Luca 3 anni e 8 mesi di reclusione, e la condanna a 2 anni e 8 mesi per l'allora presidente della Commissione edilizia del comune collinare Benedetto Parisi.

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