rotate-mobile
Cronaca

Mazzette e appalti, così l'elenco di sequestri e arresti dell'operazione Waterfront

La guardia di Finanza anche nella sede messinese del Consorzio stabile infrastrutture meridionali di Lamezia Terme

Un cartello criminale in grado di turbare 22 gare di appalto ad evidenza pubblica, per un valore complessivo superiore a 100 milioni di euro, composto da oltre sessanta persone, fra imprenditori e pubblici ufficiali, che si sarebbero piegati ai voleri della cosca Piromalli. E’ questo ciò che è stato accertato dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che, durante la notte, ha fatto scattare.

Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche aggravate dall’agevolazione mafiosa - nonché abuso d’ufficio e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Sono 63 i provvedimenti cautelari eseguiti dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura – Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per l'operazione “Waterfront”. Sott'accusa anche imprenditori e pubblici ufficiali. 

VIDEO | Appalti pilotati e 'ndrangheta, coinvolti 11 funzionari pubblici

I provvedimenti, nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Messina, Palermo, Trapani, Agrigento, Benevento, Avellino, Milano, Alessandria, Brescia, Gorizia, Pisa, Bologna e Roma, sono così distinti:

- 14 arresti domiciliari, nei confronti di Francesco Bagalà cl. 77, Francesco Bagalà cl. 90, MORABITO Giorgio, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Baribieri, Cristiano Zuliani, Francesco Migliore, Filippo Migliore, Alessio la Corte, Vito La Greca, Francesco Mangione, Giovanni Fiordaliso; Domenico Gallo;

- 20 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di:  Pierluigi Risola, Antonino Crea, Michele Gabriele, Santo Fedele, Giuseppe Currenti, Francesco Fedele, Bruno Polifroni, Santo Custureri, Luigi Bagalà, Alessandra Campisi, Caterina De Giuseppe, Marzia Granchi, Pietro Pileggi, Antonino Quattrone, Domenico Coppola, Santo Gagliostro, Vincenzo Bressi, Maria Alati, Luca Giachetti, Simona Castiglione;

n. 29 divieti temporanei di esercitare attività imprenditoriale, nei confronti di Andrea Amato, Antonio Barbaro, Francesco Ciambrello, Antonio Cilona, Sergio Cittadini, Giuseppe Cosentino, Demetrio De Angelis, Francesco Deraco, Gianluca Fiore, Iacopo Granchi, Rossano Granchi, Angelo Sebastiano Locatelli, Giuseppe Loprete, Leonardo Maiolo, Mattia Mattogno, Domenico Maugeri, Ludovica Giuseppina Miceli, Giovanni Oliveri, Giuseppe Patrice Oliveri, Antonino Papalia, Alessandro Piccirilli, Francesco Pileggi, Fortunato Igor Pisano, Vincenzo Polifroni, Carlo Pollaccia, Giovanni Romano, Agostino Ruberto, Giovanni Todarello, Francesca trunfio;

Le misure riguardano un patrimonio complessivamente quantificato in oltre 103 milioni di euro costituito dall’intero patrimonio aziendale di 36 imprese/società, nonché dalle disponibilità finanziarie (rapporti bancari/finanziari/assicurativi e partecipazioni societarie) di 45 indagati. In tale contesto, è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente fino alla concorrenza complessiva di circa 9,5 milioni di euro su beni mobili, immobili, quote e azioni di società, rapporti bancari/ finanziari/ assicurativi, intestati a 7 indagati.

A Messina i provvedimenti hanno riguardato la sede del Consorzio stabile infrastrutture meridionali di Lamezia Terme con sede anche nella città dello Stretto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mazzette e appalti, così l'elenco di sequestri e arresti dell'operazione Waterfront

MessinaToday è in caricamento