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Giovedì, 28 Marzo 2024

Truffa all'Unione Europea, la guardia di finanza recupera 1 milione di euro VIDEO

Giro di vite delle Fiamme Gialle nella provincia tirrenica. Fatture gonfiare e documenti bancari falsi per ricevere più fondi comunitari. Scatta la denuncia per 14 soggetti. Cavallo: "Massimo impegno dello Stato"

C'era chi gonfiava i costi di realizzazione di un impianto fotovoltaico per ottenere maggiori fondi, chi utilizzava documenti bancari falsi.

Nuovo giro di vite della guardia di finanza contro l'ottenimento illegale di fondi della comunità europea. Le Fiamme Gialle, nel corso di un'operazione durata diverse settimane, hanno infatti recuperato contributi comunitari indebitamente percepiti per un valore di oltre un milione di euro. I finanzieri hanno poi provveduto al sequestro di beni per lo stesso importo ed alla denuncia all’autorità giudiziaria di 14 soggetti.

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E' il frutto dell'indagine avviata dal comando provinciale sotto la direzione della Procura di Patti. Nel mirino l'attività imprenditoriale della provincia tirrenica.

Oltre la truffa ai danni dello Stato, sono molteplici i reati scoperti: si va dalle fattispecie di falso alle malversazioni, senza escludere le sovra-fatturazioni, tutti funzionali all’indebita percezione di finanziamenti pubblici. 

Inoltre, nella quasi totalità dei procedimenti è stata ottenuta, in via cautelare, l’interdizione da ogni forma di esercizio di attività economiche, sia in forma individuale che societaria, per tutti i soggetti coinvolti nei meccanismi truffaldini. Anche sul piano amministrativo, sono state avviate ulteriori iniziative per il recupero delle indebite percezioni pregresse.

Inoltre, l’A.G.E.A., in qualità di Ente pagatore, ha bloccato anche le altre domande, eventualmente già presentate dagli indagati, per l’accesso ad ulteriori fondi pubblici.

Fatture gonfiate per la realizzazione di un impianto fotovoltaico

Le indagini hanno portato a due importanti sequestri per un valore di oltre 340.000 €. Coinvolti due imprenditori caronesi, C.E. e I.F., attivi nel settore agrituristico, che avevano beneficiato di finanziamenti comunitari per la realizzazione di impianti fotovoltaici presso le loro strutture.

I due imprenditori, al fine di percepire un contributo superiore a quello spettante, grazie alla complicità della medesima ditta appaltatrice dei lavori, hanno rendicontato all’Ente pagatore il sostenimento di costi ampiamente superiori rispetto a quelli effettivi.  Non solo: dopo mirati accertamenti, le Fiamme Gialle santagatesi hanno scoperto che uno degli indagati ha sfruttato della documentazione bancaria falsificata per attestare l’esecuzione dei pagamenti entro i termini temporali previsti dal bando.

Cavallo: "Massimo impegno contro l'indebita percezione di contributi"

Ha espresso soddisfazione il Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo. "Gli importanti risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza nel territorio, in piena sinergia con questo ufficio, testimoniano, ancora una volta, l’impegno dello Stato nella lotta alla indebita percezione dei contributi UE in materia agricola e si inquadrano in una mirata comune strategia”.

I significativi risultati raggiunti sotto il coordinamento della Procura di Patti testimoniano il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nella lotta alle frodi in danno al bilancio sia dello Stato che dell’Unione Europea, con l’obiettivo di contrastare efficacemente il fenomeno delle truffe e aggredire i patrimoni illeciti che ne derivano, accumulati in spregio alle leggi ed a discapito dei numerosi imprenditori onesti.

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