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Cronaca

Coronavirus, contagio su navi e aliscafi: è polemica per le misure di sicurezza e la pulizia a bordo

Mentre si dibatte sull'opportunità dello sbarco dei turisti dalla Msc, i sindacati contestano a Liberty Lines e Caronte&Tourist disposizioni e procedure per marittimi e passeggeri. “La disinfezione spetta a ditte specializzate, non all'equipaggio”

Si fanno sempre più stringenti le misure per la prevenzione del contagio al Coronavirus. Mentre la fuga di notizie sulle nuove disposizioni del governo che blinda e chiude Lombardia e province rosse ha scatenato l’esodo dalle regioni del Nord verso il Sud, il sindaco di Messina annuncia che “stiamo valutando se possiamo assumere ulteriori provvedimenti che competono al sindaco e alla giunta” e chiede di divulgare quanto più possibile l'avviso del governo (nella foto in basso).

Una decisione che segue anche le polemiche di ieri per le presenze in una discoteca considerate “inopportune” da De Luca e per lo sbarco dei turisti dalla Msc al Porto di Messina.

Ma il problema sicurezza legata ai mezzi di trasporto in tempi di coronavirus, anche nelle navi e nei mezzi veloci come aliscafi e catamarani, è ben più estesa. Tanto che la protezione civile sta emanando nuove direttive dedicate al settore marittimo e per chi lavora a bordo delle navi.  Ospite, membro dell’equipaggio, visitatore, incluse autorità portuali, agenti, tecnici, piloti, chiunque insomma salga a bordo della nave dovranno seguire specifiche procedure che il magazine ShipMag ha anticipato.

Proprio ieri Liberty Lines ha inviato una lettera ai comuni delle isole minori e alle Capitanerie di porto per rassicurare sulla pulizia a bordo dei mezzi veloci. Liberty Lines scrive anche ai sindaci di Leni e Malfa nonché alle Capitanerie di Palermo, Trapani, Marsala, Messina, Milazzo e Lipari e alla delegazione di spiaggia Isola di Salina rassicurandoli sulle misure di prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Codiv-2019 a bordo dei traghetti e comunica di aver disposto che tutte le unità navali in esercizio adottino interventi di pulizia e disinfezione integrale ed approfondita anche con l’utilizzo di soluzione ipoclorito di sodio allo 0,1% per la decontaminazione e pulizia di tutte le superfici con soluzione alcolica al 75%.

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Non sono d’accordo però i sindacati che sulla vicenda ritengono, è il caso di dirlo, che si naviga a vista attribuendo responsabilità a chi non ne ha. Ad aprire le danze è stata la Orsa Trasporti convinta che la disinfezione integrale e approfondita legata al Coronavirus “spetta a ditte specializzate in materia di disinfezione, proprio come sta succedendo in altre aziende marittime in Italia”.

“L’organizzazione sindacale  ha ricevuto segnalazioni dal personale navigante della Liberty Lines- si legge nella nota -  ci informano che la società con un comunicato interno ha dichiarato che il personale di bordo deve provvedere a disinfestare gli aliscafi, e il comandante deve prendersi la responsabilità di scrivere nel giornale nautico che la disinfezione è stata eseguita – si legge in una nota di Orsa Trasporti - Non crediamo che il comandante deve assumersi questa responsabilità. Vi informiamo che il personale non ha la specializzazione di disinfestare gli aliscafi dai virus e batteri. Infatti, non è un loro compito, ma spetta a ditte specializzate in materia di disinfezione, proprio come sta succedendo in altre aziende marittime in Italia. Il personale deve essere adibito alle normali pulizie da come e previsto. e munito di presidi sanitari adeguati, vedi mascherine”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che in una nota congiunta sempre alla Liberty Lines precisano che “fermo restando la necessità di provvedere alla sanificazione e disinfestazione dei locali di bordo a tutela di tutte le persone in primis l'equipaggio, il personale di bordo è tenuto all'ordinaria pulizia dei locali ma non possiede le nozioni, né i titoli, né la responsabilità sanitaria in materia di contagio, operazioni che possono essere eseguite, in sicurezza ed a norma, solo da soggetti qualificati ed autorizzati. Pertanto – concludono - interessiamo codesta azienda a rivedere le disposizioni impartite affinché all'equipaggio sia attribuito solo il compito di normale pulizie con le periodicità necessarie e consentite”.

E a proposito di sicurezza la Orsa scrive anche a Caronte&Tourist segnalando che sulle unità navali “vi sia una totale mancanza di mascherine amuchina e guanti monouso per il personale imbarcato, tale situazione sta creando non poca paura agli addetti, riteniamo più che giustificata. Va ricordato che la salute del lavoratore imbarcato resta fattore primario ancor più con il pericolo coronavirus. Vogliate provvedere – scrive la Orsa - per un immediato clima sereno ed un ottimo andamento del lavoro e salute sulle vostre unità”.

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